Esplode una palazzina nell’Agrigentino: 4 vittime, due sopravvissute e 5 persone disperse

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La tragedia all’ora di cena di sabato, si ipotizza una falla nel metanodotto innescata,forse, da un ascensore. Tra i dispersi anche una donna incinta. L’appello del sindaco di Ravanusa: “Dateci una mano. È un disastro” 

© Vigili del fuoco – Esplosione palazzina a Ravanusa

Un forte boato seguito dal crollo di  una palazzina di quattro piani in via Galilei e il danneggiamento di numerosi edifici nel centro di Ravanusa, nell’Agrigentino. La tragedia è avvenuta all’ora di cena, poco dopo le 20 e 30 di sabato 11 dicembre. Sono una quarantina gli edifici coinvolti. Quattro quelli crollati e tutti gli altri con gravi danni strutturali. E’ un intero isolato – il quartiere Mastro Dominici – ad essere stato devastato. 

Quattro al momento le vittime.  I dispersi sono 5 appartenenti a più gruppi familiari, mentre due donne una di 83 anni, sono state tratta in salvo e trasferite in ospedale. Una è in codice rosso mentre l’altra non sarebbe in gravi condizioni.

Disperazione al municipio di Ravanusa: una delle vittime è una dipendente del Comune, coinvolta insieme al marito entrambi nel crollo. “Ci eravamo visti appena ieri”, afferma una collega, “era una donna e una collega affettuosa e sempre disponibili”. Altri colleghi escono piangendo dalla stanza del sindaco, Carmelo D’Angelo. 

Fra i dispersi, al momento, restano una assistente sociale trentenne, in avanzato stato di gravidanza, con il marito – che erano andati a trovare i suoceri – e altri tre giovani del paese.

I soccorritori sono ancora al lavoro per scavare tra le macerie dopo che nella notte sono stati spenti i diversi incendi che si sono sviluppati a seguito dell’esplosione, probabilmente causata da una falla nel metanodotto e innescata forse da un ascensore. Le prime squadre dei Vigili del Fuoco arrivate hanno riscontrato infatti una grossa perdita di metano.  

Sul posto sono al lavoro anche le unità cinofile e gli esperti dell’Usar, specialisti dei vigili del fuoco nella ricerca sotto le macerie, da Messina, Catania e Palermo.  Le persone evacuta dalle proprie abitazioni sono almeno una cinquantina che sono state ospitata da amici o parenti mentre la ‘base operativa’ è stata approntata in una scuola.  Già aperta intanto un’inchiesta, annunciata dal procuratore della Repubblica di Agrigento, Luigi Patronaggio.     

 

 

Il sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo ha fatto un appello sul suo profilo Facebook per chiedere autobotti e mezzi per soccorso ed ha invitato i suoi concittadini a restare nelle proprie case per “consentire ai soccorritori di intervenire in sicurezza e tranquillità”.   Il primo cittadino, che ha voluto smentire le voci secondo cui tra i dispersi vi fossero dei bambini, ha escluso che nei giorni precedenti ci siano state richieste o segnalazioni di problemi nell’area interesata all’esplosione. 

“Sono vicino alla comunità di Ravanusa che sta vivendo momenti di apprensione in seguito all’esplosione causata da una fuga di gas”, ha scritto in un messaggio ai cittadini l’arcivescovo di Agrigento, monsignor Alessandro Damiano. “Prego per quanti si stanno impegnando nel contenere il pericolo e per accertare la sperata assenza di vittime. Il Signore ci mantenga forti nella tribolazione e aperti alla speranza”.

Fonti dell’Italgas hanno spiegato che “al momento non è possibile indicare con certezza quali siano state le cause dell’evento” e che i tecnici sono ancora al lavoro “per mettere in sicurezza l’area isolando il tratto di rete che la serve. Fino al termine di questa fase, le tubazioni aeree danneggiate dal crollo, non essendo raggiungibili, continuano a rilasciare il gas in esse contenuto”.

 

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