“Ci avviciniamo al Natale piu’ preparati e piu’ sicuri” perche’ “le persone positive al virus sono 297 mila

Politica

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Dodici mesi fa erano 675 mila”. Ma “i cittadini mantengano la massima cautela”, si vaccinino e facciano la terza dose”. Omicron in Italia ha una incidenza, “piu’ bassa, quasi la meta’” che nel resto d’Europa “ma e’ comunque in crescita”.

Cosi’ il premier Draghi nell’informativa alla Camera in vista del Consiglio Ue che ha iniziato il suo intervento chiamando per nome e per eta’ le nove vittime dell’ esplosione avvenuta l’11 dicembre a Ravanusa. Tragedia sulla quale “deve essere fatta luce presto per accertare le responsabilita’.

Episodi come questo sono inaccettabili”. Sul caro bollette ha assicurato: “abbiamo destinato altri 3,8 miliardi pronti a aggiungere altre risorse”.

Ma “i rincari dovrebbero essere superati nel 2022”. “L’Italia – ha sottolineato – e’ impegnata per una soluzione strutturale al problema dei prezzi dell’energia a livello europeo”.

“L’arrivo dell’inverno e la diffusione della variante Omicron – dalle prime indagini, molto più contagiosa di quelle finora prevalenti – ci impongono la massima attenzione nella gestione della pandemia.

I contagi sono in aumento in tutta Europa. In Italia, l’incidenza è più bassa, quasi la metà, ma è comunque in crescita.

Il Governo ha deciso di rinnovare lo Stato di emergenza fino al 31 marzo per avere tutti gli strumenti necessari per fronteggiare la situazione. Invito i cittadini a mantenere la massima cautela e a continuare a rispettare le regole che ci siamo dati”.

Così il premier Mario Draghi, nel corso dell’informativa alla Camera in vista del Consiglio europeo che si terrà domani a Bruxelles. “I dati di oggi descrivono però un quadro molto diverso rispetto all’anno scorso. Dobbiamo essere prudenti, ma ci avviciniamo al Natale più preparati e più sicuri.

Questo miglioramento è dovuto soprattutto alla campagna di vaccinazione. Nell’arco di un anno in Italia abbiamo vaccinato con due dosi quasi 46 milioni di persone – e oltre 300 milioni in tutta l’Unione Europea.

Oggi in Italia – ha sottolineato il presidente del Consiglio – più dell’85% della popolazione sopra i 12 anni ha ricevuto due dosi, e circa il 20% ha fatto anche la terza. Voglio incoraggiare ancora una volta chi non si è vaccinato a farlo al più presto – e chi ha fatto le prime due dosi a fare la terza appena possibile”.

“Come dimostra un recente studio dell’Istituto Superiore di Sanità, i non vaccinati hanno un rischio di morire 11 volte maggiore rispetto a chi ha ricevuto la seconda dose, e quasi 17 volte maggiore rispetto a chi ha fatto la terza dose. Vaccinarsi è essenziale per proteggere noi stessi, i nostri cari, la nostra comunità.

Ed è essenziale per continuare a tenere aperta l’economia, le scuole, i luoghi della socialità, come siamo riusciti a fare fino ad ora. L’insorgenza della variante Omicron – ha proseguito – dimostra, ancora una volta, l’importanza di frenare il contagio nel mondo per limitare il rischio di pericolose mutazioni.

Non saremo davvero protetti finché i vaccini non avranno raggiunto tutti.

I governi dei Paesi più ricchi e le case farmaceutiche hanno preso impegni significativi per la distribuzione di vaccini gratis o a basso costo agli Stati più poveri. Dobbiamo dare seguito a queste promesse con maggiore determinazione”.

Il presidente del Consiglio ha poi ricordato le 9 vittime dell’esplosione avvenuta l’11 dicembre a Ravanusa, in provincia di Agrigento. “Ai loro cari, vanno le condoglianze del Governo e mie personali.

È essenziale che venga fatta luce al più presto su quanto accaduto per accertare le responsabilità. Episodi come questo non devono accadere.

Sono inaccettabili”, ha detto. Draghi si è poi soffermato sugli aumenti del costo dell’energia ricordando come i rincari “riflettono anche un problema strutturale della transizione energetica” e ha assicurato come la priorità del governo sia quella di limitare la volatilità dei prezzi dell’energia. “In particolare, vogliamo proteggere le fasce più deboli della popolazione, che risentono maggiormente di questi aumenti.

Da giugno ad oggi, il Governo ha stanziato più di 4 miliardi di euro per contenere l’incremento delle tariffe: 1,2 miliardi a giugno e più di 3 miliardi a settembre. Per l’anno prossimo – ha aggiunto – abbiamo previsto di spendere altri 3,8 miliardi, e siamo pronti a aggiungere altre risorse se l’andamento dei prezzi non dovesse stabilizzarsi”.

“Per il primo trimestre del prossimo anno, annulliamo gli oneri generali di sistema per le utenze elettriche domestiche, per le piccole attività commerciali, per le microimprese; Riduciamo al 5 per cento l’aliquota IVA e abbattiamo gli oneri generali di sistema per il gas.

E, sempre nel primo trimestre, per i cittadini più poveri e per quelli in gravi condizioni di salute, stanziamo quasi un miliardo per rafforzare le agevolazioni sulle bollette elettriche”. Inoltre crescita, Pnrr, migrazioni e politica estera europea: “la Commissione europea prevede che l’Italia crescerà del 6,2% quest’anno, un tasso superiore a quello dell’Unione europea, pari al 5% – ha spiegato Draghi -.

Permangono però elementi di incertezza, come la diffusione della variante Omicron e le pressioni inflazionistiche, legate anche all’aumento dei prezzi dell’energia. A fronte di questi rischi, è giusto confermare una politica di bilancio espansiva per il 2022, che consolidi il sentiero di crescita e punti soprattutto sugli investimenti. Anche nella risposta alla crisi economica il coordinamento europeo è stato fondamentale – ha ricordato il premier -, per esempio con la creazione del programma Next Generation EU.

La settimana prossima ci sarà una cabina di regia per approvare la relazione annuale sullo stato di avanzamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Nel documento sarà illustrato lo stato di realizzazione del Piano: le riforme intraprese; gli investimenti avviati; gli organi preposti al controllo e alla valutazione delle misure. Il Governo farà il punto anche sui 51 obbiettivi da realizzare entro la fine dell’anno, che sono in larga parte già acquisiti e che siamo certi di raggiungere tutti nei tempi previsti”.

Sulle migrazioni il premier ha assicurato che l’Italia in sede di Consiglio europeo porrà il tema con “assoluta determinazione” ricordando che da luglio gli sbarchi mensili non sono mai scesi sotto la quota di 6.900, e hanno raggiunto un picco di oltre 10 mila ad agosto. “L’Italia continuerà a chiedere una gestione condivisa, solidale, umana e sicura.

L’Unione europea deve dimostrarsi all’altezza dei propri valori, come l’ha esortata a fare Papa Francesco di recente. Per difendere le vite e i diritti di chi parte per scappare -ha avvertito – è essenziale promuovere i corridoi umanitari dai Paesi terzi verso gli Stati Membri dell’UE. Non è sufficiente che sia solo l’Italia ad attuarli: serve un chiaro impegno europeo.

Dobbiamo rafforzare i canali legali di migrazione, perché rappresentano una risorsa, non una minaccia per la nostra società.

Allo stesso tempo, serve una gestione condivisa, rapida ed efficace dei rimpatri. Sul fronte della politica estera, ci aspettiamo che il Consiglio Europeo si esprima in modo inequivocabile contro la strumentalizzazione dei migranti da parte del regime bielorusso. L’uso intenzionale dei migranti per scopi politici è inaccettabile”.

“Come ho detto al Primo Ministro polacco Morawiecki durante la sua recente visita a Roma, la risposta europea non è mancata – è stata mirata e concreta. Abbiamo imposto nuove restrizioni nei confronti delle Autorità di Minsk, e approvato nuove misure di sostegno ai Paesi di arrivo dei migranti, Lituania, Lettonia e Polonia. In queste settimane abbiamo assistito al crescere delle tensioni tra la Russia e l’Ucraina.

Il Consiglio europeo deve chiedere urgentemente alla Russia di adoperarsi per ridurle. Dobbiamo rinnovare, in modo unanime, il nostro sostegno alla sovranità e integrità territoriale dell’Ucraina, come ho avuto modo di esprimere al Presidente ucraino Zelensky”, ha concluso DRAGHI, sottolineando come questi confronti “rafforzano l’azione del Governo in Europa e la legittimano ulteriormente di fronte ai cittadini italiani”.

“Non sono d’accordo sulle accuse al direttore dell’immigrazione, per quel che io sappia non ci sono le basi per queste accuse”.

Lo dice il presidente del Consiglio Mario Draghi intervenendo nell’aula della Camera in replica al deputato FdI Andrea Delmastro che ha definito i migranti “una risorsa per la moglie dell’ex capo del Dipartimento dell’immigrazione”, coinvolta in un’inchiesta sul caporalato.

“A inizio dell’anno prossimo la Francia assumerà la presidenza del semestre europeo e la discussione sul Patto di Stabilità entrerà nel vivo in quel momento.

Le regole del Patto non sono andate bene nel passato, hanno aggravato i problemi dei paesi in crisi e non hanno sostenuto quelli che ne avevano bisogno, quindi comunque sarebbero state cambiate, ma ora abbiamo investimenti straordinari che non sono pensabili con le attuali regole”.

Lo ha detto il premier Mario Draghi nella replica a Montecitorio.

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