Due milioni e mezzo di italiani sono in isolamento per il Covid

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Solo due positivi su 100 sono in ospedale, tra ricoveri ordinari e terapie intensive, ma il dilagare di Omicron sta svuotando le strade e spinge al ritorno allo smart working. Con conseguenze pesanti sulle economie di quartiere.

© Francesco Fotia / AGF 
– Code per i tamponi Covid 19 a Fiumicino 

 

AGI – Sono 149.512 i nuovi casi Covid in Italia, in calo rispetto ai 180.426 di sabato e di poco inferiori a una settimana prima (155.659 su 993.201 tamponi con un tasso di positività del 15,7%). Stavolta i tamponi sono 927.846, con un tasso che sale al 16,1% (+1,3% rispetto a ieri). I decessi sono 248 (ieri 308), per un totale di 141.104 vittime dall’inizio dell’epidemia. Ma il dato che salta agli occhi è quello relativo agli italiani in isolamento perché positivi: più di due milioni e mezzo.

Secondo il bollettino del ministreo della Salute, i casi totali sono 8.706.915 e i dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono stati 79.207 (sabato 120.609) per un totale di 6.016.954. Gli attualmente positivi crescono di 78.010 unità (sabato +72.019) arrivando al picco di 2.548.857. Di questi, 2.528.447 pazienti sono in isolamento domiciliare. Quindi circa il 2% di chi ha contratto il Covid  è in ospedale

covid bollettino 16 gennaio 2022
© Alessandro Serranò / Agf
Roma svuotata dal dilagare della variante Omicron – Il Lungotevere

In rialzo le terapie intensive, 14 in più (sabato -2) con 128 ingressi del giorno (sabato 141) per un totale di 1.691; i ricoveri ordinari sono 349 in più (sabato +351), 18.719 in tutto. La regione con il maggior numero di casi odierni si conferma la Lombardia con 26.773 contagi, seguita da Campania (+17.677), Emilia Romagna (16.408), Veneto (+13.094), e Lazio (+12.994).

Sempre tanti contagi (benché il numero sia in calo da alcuni giorni ormai), ma numeri più contenuti di decessi e di ricoveri, sia ordinari che in terapia intensiva: è il quadro che emerge se si confrontano i dati di domenica 16 gennaio 2022 del bollettino del ministero della Salute sull’andamento della pandemia e quelli contenuti nel medesimo report pubblicato esattamente un anno fa, il 16 gennaio del 2021, con la campagna vaccinale ancora alle prime battute.

Se domenica i nuovi casi sono 149.512 con 927.846 tamponi (per un tasso di positività pari al 16,1%), il bollettino di dodici mesi fa parlava di 16.310 nuovi casi, con 261.404 tamponi effettuati e un indice di positività pari al 6,2%. La situazione, però, cambia radicalmente se il discorso si sposta sui decessi e sulla pressione ospedaliera.

Un anno fa morivano 475 pazienti (su un totale di 81.800 da inizio pandemia), mentre le terapie intensive erano 2.520 in tutto, con 170 ingressi del giorno, e un totale di 22.784 ricoveri ordinari. Le persone che allora risultavano essere positive al virus erano 557.717 in totale di cui 532.413 in isolamento domiciliare. Ora, invece, i morti sono 248 (per un totale da inizio pandemia di 141.104, dunque +59.304 rispetto a un anno fa), i ricoveri ordinari 18.719 e le terapie intensive 1.691 (con 128 ingressi del giorno), mentre le persone attualmente positive risultano essere 2.548.857 di cui isolate a casa 2.528.447.

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