I deputati del M5s aprono alla “carta” Draghi per il Quirinale

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Stando a quanto si apprende, i deputati Stefano Buffagni, Gianluca Vacca e Sergio Battelli sono intervenuti durante l’assemblea sottolineando l’alto profilo rappresentato dal presidente del Consiglio   

Afp – Mario Draghi

I deputati del M5s aprono all’ipotesi Mario Draghi al Quirinale. Stando a quanto si apprende, i deputati Stefano Buffagni, Gianluca Vacca e Sergio Battelli sono intervenuti durante l’assemblea sottolineando l’alto profilo rappresentato dal presidente Draghi.

Dobbiamo avere l’onestà di dire che quello di Draghi non si può non considerare un profilo di altissimo livello. Può rappresentare una garanzia importante per il Paese”, avrebbe detto Buffagni nel corso della riunione per poi aggiungere: “Ci sono nomi in campo che non voterò mai. Bisogna mantenere la massima unione. Draghi ha un profilo alto, che può servire al Paese. Ma serve dare priorità al governo e ai fondi del PNRR e serve garantire che sia efficace con un accordo di governo con il proporzionale”.

Sulla stessa lunghezza d’onda l’intervento di Battelli: “Per essere determinanti è il momento di mettere meno veti possibili, ovvio che Berlusconi per noi è zero. Su Draghi credo che sia giusto non mettere veti”, ha sottolineato Battelli. “Meno veti mettiamo più saremo determinanti in questa fase”, ha aggiunto per poi avvertire: “Non dialogare con Renzi potrebbe essere un deja vu dei costruttori, io lo dissi già tempo addietro. Perché quando si dice che il centrodestra non ha i voti è falso, perché alla quarta chiama Renzi, che è stato escluso dal tris di tweet, ovviamente andrà a trattare con Salvini e Berlusconi. Ecco, il mio invito è pensare che Renzi esiste e non è scomparso dai radar“.

Per Vacca, poi, “Draghi può rappresentare la carta migliore che il Paese ha”. In apertura dei lavori, il capogruppo Davide Crippa ha esortato i colleghi a sostenere il tentativo avviato oggi da Giuseppe Conte: “È importante tenere aperti i vari fronti, siamo d’accordo con Giuseppe: bisogna capire come convergere su percorsi comuni partendo da profili alti per arrivare a un quorum opportuno. Credo che Conte stia mediando molto bene tra i due fronti, centrodestra e centrosinistra per vedere come alcuni profili possano essere apprezzati in ambienti nei quali non sono nati”,.

Crippa poi si è lasciato andare a uno sfogo contro chi avanza nomi senza averne mandato: “Devo un attimo incavolarmi perché credo sia una mancanza di rispetto l’iniziativa di alcuni colleghi di contattare e di agganciare danneggiando la trattativa in corso. Vi chiedo massima compattezza e fiducia in me e in Giuseppe in questo percorso molto delicato questi tentativi ci mettono in difficoltà”.

Critico sull’azione intrapresa da Giuseppe Conte nei confronti di Matteo Salvini sarebbe il deputato del M5s, Diego De Lorenzis. Secondo quanto viene riferito, il deputato sarebbe intervenuto durante la riunione degli eletti M5s alla Camera per domandare: “Dice di volere fare asse con il centrosinistra e poi incontra Salvini. Ora incontrerà anche Berlusconi?”, sono le parole riportate da chi partecipa all’incontro da remoto.  

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