Fedriga: “Eliminare le zone gialle e arancioni. Sono superate dai decreti”

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Per il presidente del Friuli Venezia Giulia la variante del virus diffusa in questo momento non crea problemi gravi nei vaccinati e quindi occorre lavorare per tutelare i sontomatici evitando di fare tamponi inutili che mettono sotto stress il sistema sanitario.

© Maria Laura Antonelli / AGF – Massimiliano Fedriga

 

AGI – “Penso che le zone gialle e arancioni sono da eliminare perché sono state superate dai decreti che sono stati messi in campo”. Così Massimiliano Fedriga, residente della Conferenza delle Regioni, a margine di un appuntamento a Trieste.

“In generale penso che dobbiamo cambiare il modo di approcciare la pandemia, perché siamo di fronte ad una popolazione vaccinata molto numerosa. In Friuli Venezia Giulia siamo all’87%, abbiamo una variante che comporta numeri di contagio enormi, per cui il tracciamento  e i tamponi sono tecnicamente impossibili e bisogna confrontarsi con questo”. 

“Abbiamo anche una variante che sul vaccinato sta dando una minore gravità, quindi – ha precisato il ‘governatore’ del Friuli – noi dobbiamo pensare che per il vaccinato il contagio si debba trattare come un’influenza. Deve ovviamente stare a casa, non contagiare gli altri, ma non possiamo pensare di mettere in isolamento  altre centinaia di migliaia di cittadini italiani al giorno. Dobbiamo affrontare la situazione con buon senso, sapendo che gli strumenti  per affrontare una pandemia che cambia devono cambiare con la pandemia. Non possiamo pensare di affrontarla come un anno fa perché sarebbe un fallimento. Dobbiamo cercare di proteggere gli ospedali, e dobbiamo convincere le persone a vaccinarsi”.

Non sprechiamo forze per fare tamponi inutili

“Non sprechiamo forza lavoro sanitaria, che è preziosissima in questo momento, per fare dei tamponi inutili – ha spiegato Fedriga –  Andiamo piuttosto a tutelare i sintomatici, andiamo a dare risposte il più possibile per proteggere gli ospedali, ma non mettiamo sotto stress il sistema per ottenere degli obiettivi impossibili”.

“In Italia l’obbligo vaccinale l’abbiamo già messo per gli over 50. Con questa nuova variante, l’obiettivo non è di eliminare il contagio, perché con questi numeri è tecnicamente impossibile. Dobbiamo invece proteggere gli ospedali”. Cosi’ Massimiliano Fedriga, presidente del Friuli Venezia Giulia alla domanda dei giornalisti sull’obbligo vaccinale che sarà introdotto nella vicina Austria.

“Chi sono i soggetti che maggiormente rischiano di andare in ospedale? Principalmente gli over 60. Il Governo ha deciso di proteggere anche un’altra fascia, gli over 50. Noi dobbiamo, in questo momento, proteggere gli ospedali. E le scelte fatte vanno in questo senso” ha concluso Fedriga.

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