‘Allarme di  Draghi sul Superbonus edilizio: “Ci sono troppe frodi”

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Il premier ha annunciato un emendamento per far funzionare il sistema. Il ministro Franco: “Le cessioni di bonus edilizie sospette ammontano a oltre 4 miliardi, di questi 2,3 miliardi sono già stati oggetto di sequestro”. La replica del M5s: “Attribuire 2,3 mld di frodi a superbonus è falso”

© Palazzo Chigi
– La conferenza stampa del premier Mario Draghi insieme ai ministri Marta Cartabia e Daniele Franco

Non è che l’edilizia senza il superbonus non funziona. L’edilizia si è giovata del superbonus” ma va avanti lo stesso, “altrimenti tutti i Paesi starebbero a zero”.

Questa la premessa del premier Mario Draghi sul tema del superbonus e sulla possibilità che il provvedimento sulla cessione dei crediti venga cambiato dal governo.

“Alcuni di quelli che più tuonano sul superbonus sono quelli che hanno scritto questa legge senza” prevedere “sufficienti controlli”.

Se in Italia ci sono casi di frodi è perchè – osserva il presidente del Consiglio – “si è voluto costruire un sistema che prevede pochi controlli”.

“Il funzionamento del superbonus ha rallentato per i sequestro deliberati dalla magistratura”, sottolinea il presidente del Consiglio.

“Il governo vuole che il meccanismo funzioni – ha sottolineato il Premier –  Ci sarà un emendamento sul quale sta lavorando il Mef insieme al Parlamento”.

Franco, 4 mld frodi cessioni, incassati 1,5 mld

“Le cessioni di bonus edilizie intercettate dall’Agenzia delle Entrate e dalla Guardia di finanza come sospette ammontano a oltre 4 miliardi, di questi 2,3 miliardi sono già stati oggetto di sequestro e una quota significativa è già stata incassata, parliamo di una cifra attorno al miliardo e mezzo”. Lo ha detto il ministro dell’Economia, Daniele Franco, nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm.

“Al 31 dicembre scorso le cessioni dei crediti relative ai bonus edilizi comunicate all’Agenzia delle Entrate – ha spiegato Franco – erano 4,8 milioni per un controvalore di circa 38 miliardi di euro: un quadro sul quale abbiamo cominciato a intevrenire nel novembre scorso era caratterizzato da una mancanza di strumenti di verifica, mancanza che ha fatto sì che questa moneta fiscale potesse non solo circolare molto facilmente ma potesse anche essere falsificata. Quello di cui stiamo parlando sono false certificazioni fiscali nate in questo processo”.

“Si possono pensare ulteriori affinamenti? Stiamo pensando a tracciare meglio le singole operazioni, attribuendo un codice a ogni operazione. Potremmo all’interno del sistema bancario avere una piu’ ampia possibilita’, magari non una sola cessione, ma 2 o 3 cessioni”.
Ha spiegato il ministro Daniele Franco, nel corso della conferenza stampa al termine del Cdm, aprendo alla possibilità di correttivi al decreto Sostegni ter, che prevede limiti per la cessione dei crediti d’imposta legati al superbonus e ai bonus edilizi.

M5s, attribuire 2,3 mld frodi a superbonus è falso

“Attribuire i 2,3 miliardi di frodi al Superbonus è semplicemente una falsità”. Questa la replica di fonti del M5S alle parole del presidente del Consiglio, Mario Draghi e del ministro dell’Economia, Daniele Franco.

“Giusto ieri la Guardia di finanza ha confermato, depositando i suoi dati al Senato, che rispetto al totale delle frodi riguardanti i bonus edilizi quelle che coinvolgono il Superbonus sono il 3%. Oggi invece in conferenza stampa si è tornato a parlare di truffe per miliardi salvo sottolineare, da parte del ministro Franco, che ‘i bonus falsificati riguardano poco il 110’”, continuano le fonti pentastellate.

“È evidente che è arrivato il momento di sgomberare il campo da ogni equivoco: per questo alla ripresa dei lavori parlamentari chiederemo un’informativa urgente del ministro dell’Economia e delle Finanze per mettere un punto fermo alla questione e avere dati certi sull’entità delle truffe in relazione a ogni singola tipologia di incentivo”.

“Ricordiamo che nel mettere a punto le norme sul Superbonus, proprio il Movimento 5 Stelle ha introdotto forme di controllo preventivo che a quanto pare hanno funzionato. Rispetto al volume complessivo dei crediti da Superbonus generati al 31 dicembre 2021, ovvero 13,4 miliardi, i 110 milioni di euro di frodi rappresentano una percentuale bassissima, lo 0,8%. Dunque il Superbonus non è stato fermato da chissà quale pericolo di frodi, ma piuttosto da norme sbagliate. In ogni caso siamo disposti a valutare eventuali altre misure correttive, perché quando si tratta di soldi pubblici la nostra tolleranza contro i furbi è zero.

Dobbiamo però fare subito chiarezza e mettere fine al funzionamento ‘a singhiozzo’ del Superbonus: cittadini, tecnici e imprese hanno bisogno di certezze per investire i loro risparmi, far ripartire i cantieri e rimettere in modo la circolazione dei crediti che, come hanno dichiarato oggi anche Draghi e Franco, va nuovamente estesa”.

“Il MoVimento 5 Stelle è come sempre al lavoro per individuare le soluzioni più efficaci a far ripartire la maxi agevolazione e i suoi benefici, bloccando ogni possibile raggiro. Ma non accettiamo che quello delle frodi sia usato come un pretesto per affossare una misura con la quale stiamo proteggendo e valorizzando quel bene così prezioso per gli italiani che è la casa, insieme all’ambiente e alla ripresa dell’economia”, concludono le fonti del M5S.

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