Bomba sulla centrale nucleare, ecco la “manovra militare di Putin”

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La peggiore delle prospettive, una bomba che colpisce una centrale nucleare si è concretizzata.

L’Ucraina dipende, per il 50% del fabbisogno di energia elettrica da fonte nucleare.

I reattori in esercizio sono 15 distribuiti in quattro siti.

Sono reattori VVER (Vodo-Vodjanoj Ėnergetičeskij Reaktor) ad acqua pressurizzata di progettazione russa.

Un tipo di reattore moderato e raffreddato ad acqua che, somiglia al reattore ad acqua in pressione diffuso in occidente, il PWR.

La centrale colpita dalla bomba è quella di Zaporizhzhia

E’ la centrale nucleare più grande in Europa e la quinta più grande al mondo. È situata nell’Ucraina centrale, nei pressi della città di Enerhodar.

La centrale ha sei reattori con una potenza elettrica complessiva di 5,7 milioni di chilowatt e questo vuol dire che la potenza termica o meglio la potenza sviluppata nel nocciolo è tre volte la potenza elettrica.

Sono 6 reattori VVER 1000. Il reattore colpito sembra essere il numero uno. In teoria non ci dovrebbero essere rischi perché il reattore è contenuto in una struttura di acciaio al carbonio basso legato di forma cilindrica, il vessel di elevato spessore contenuto a sua volta in un edificio in grado di resistere a pressioni elevate dell’ordine di qualche decina di milione di pascal.

L’edificio che contiene il reattore è progettato per resistere anche all’impatto di un aereo che dovesse colpirlo precipitando. Non sembrano esserci variazioni di radiazioni intorno alla centrale.

Nel reattore viene prodotto calore a seguito delle reazioni di fissione (“rottura”, “frammentazione “) dell’uranio e che avvengono dentro il nocciolo.

Calore asportato dall’acqua che diventa vapore che colpisce una turbina che è collegata a un alternatore. La rotazione dell’alternatore genera corrente elettrica.

Comunque, ai tifosi del nucleare è utile ricordare che in questo mondo i cigni neri sono sempre più frequenti.

Un reattore VVER in genere ci sono 100 tonnellate di combustibile; ogni anno un quarto del combustibile viene sostituito iniettando una tonnellata di uranio (U 235).

Nel combustibile usato ci sono mediamente 200 Kg di plutonio di cui solo il 63% è fissile.

Ogni reattore di un milione di chilowatt di potenza produce ogni due giorni una quantità di plutonio (plutonio 239) necessaria per una bomba nucleare.

Erasmo Venosi

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

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