La guerra in Ucraina è la prima combattuta non solo sui social, ma dai social

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YouTube chiude i canali dei media governativi russi perchè la sua politica “vieta i contenuti che negano o banalizzano eventi di ben documentata violenza”. Facebook permette i post di odio contro le truppe russe e Mosca risponde chiedendo che Meta venga considerata “entità terrorista”

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