Il lancio del super-missile di Kim scuote Asia e America

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Washington annuncia nuove sanzioni: prese di mira persone e organizzazioni accusate di aver trasferito tecnologia al programma missilistico del regime nordcoreano. Il leader di Pyongyang ha fatto sapere di voler sviluppare la “deterrenza nucleare” .

 

 

Il lancio del super missile della Corea del Nord

AGI – La Corea del Nord ha lanciato un nuovo tipo di missile balistico intercontinentale, lo Hwasong-17, sotto la supervisione diretta del leader, Kim Jong-un, apparso in un video con occhiali da sole e giubbotto di pelle, mentre impartisce le ultime disposizioni prima del test.

Kim “ha visitato l’area di lancio nella giornata di giovedì e ha personalmente guidato l’intero processo del lancio-test del nuovo tipo di Icbm”, riporta l’agenzia di stampa nord-coreana Kcna, in riferimento al test di ieri, il primo di questo tipo dal 2017, che ha innescato le sanzioni inflitte alla Corea del Nord (e alla Russia) dagli Stati Uniti.

Il nuovo missile, ha commentato Kim, citato dalla Kcna, “renderà ancora una volta il mondo intero chiaramente consapevole del potere delle nostre forze armate strategiche”. Chiunque tenti di minacciare la sicurezza della Corea del Nord dovrà pagare “un prezzo molto caro”, ha poi minacciato il leader nord-coreano, e la Corea del Nord è “pienamente preparata” a fare fronte a “qualsiasi pericoloso tentativo militare da parte degli imperialisti statunitensi”.

Kim, in versione “Top Gun”, viene ripreso al rallentatore affiancato da due alti funzionari militari, a cui dà le ultime disposizioni, indicando dei punti sul terreno: in sottofondo, una colonna sonora dall’incedere marziale scandisce le immagini che inquadrano dettagli del missile.

Le riprese inquadrano successivamente Kim e i suoi funzionari, mentre fissano l’orologio, in attesa di un momento prefissato: le immagini si incrociano sempre più velocemente, fino al momento in cui Kim, sfilandosi gli occhiali, con un lieve cenno del capo, dà il via alle ultime operazioni. Lo Hwasong-17, caricato su un lanciamissili mobile, esce dall’hangar dell’aeroporto di Pyongyang, rimanendo sullo sfondo del leader e dei funzionari militari.

Le ultime immagini riprendono il conto alla rovescia e il lancio, preceduto dal comando “fuoco”, scandito dai funzionari militari. Il missile viene ripreso da diverse angolazioni, e dall’alto, al momento della detonazione. Il successo del test è, infine, accolto dall’esultanza dei presenti all’esultanza dei presenti, tra cui lo stesso Kim.

“In quel momento”, secondo come lo descrive l’agenzia di stampa nord-coreana, “una fiamma luminosa ha scaldato la Terra assieme a una forte esplosione e l’enorme entità che rappresenta l’invincibile potere della Dprk”, la Repubblica Democratica Popolare di Corea, il nome ufficiale della Corea del Nord, “si e’ librato nello spazio”.

Il video – forse scaturito da un mix di riprese che comprendono immagini anche del fallito test di settimana scorsa, ipotizzano gli osservatori – contrasta con le immagini normalmente diffuse dai media del regime in situazioni analoghe, che generalmente si limitano a mostrare il lancio e la soddisfazione del leader e dei suoi piu’ stretti collaboratori per il test.

Si ritiene che lo Hwasong-17 sia apparso in pubblico per la prima volta nell’ottobre 2020, ricorda l’agenzia sud-coreana Yonhap, e che raggiunga una lunghezza compresa tra i 22 e i 24 metri.

Il lancio di ieri è stato già condannato con i termini più duri da Corea del Sud, Giappone e Stati Uniti, e rappresenta il punto piu’ alto della tensione nella penisola coreana, al termine di undici test condotti dall’inizio dell’anno dal regime di Kim.

Il test ha generato “grande preoccupazione” a Seul, secondo le parole del presidente eletto sud-coreano, Yoon Suk-yeol, che oggi ha parlato con il presidente cinese, Xi Jinping, in un colloquio telefonico durato circa 25 minuti.

Il candidato conservatore uscito vincitore dalle presidenziali del 9 marzo scorso ha sottolineato la necessità di una “stretta cooperazione” con la Cina per fermare la “rapida escalation” della tensione nella penisola coreana e per la “completa denuclearizzazione della Corea del Nord”.

Pechino, intanto, rimane su posizioni morbide rispetto alla Corea del Nord: per la Cina, ha sottolineato il portavoce del ministero degli Esteri, Wang Wenbin, “il dialogo e le consultazioni sono l’unica soluzione corretta al problema”

 

 

 

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