Ucraina – una guerra lunga

Politica

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di Luigi Benigno

Dopo 44 giorni di guerra, che ha finora prodotto morti e devastazione, non si comprende chi siano i protagonisti.

L’invasione dell’Ucraina ha gettato tanto sgomento nel mondo occidentale, ma i beninformati sapevano.

L’esercito ucraino, composto di circa duecentomila uomini oltre i riservisti e i volontari giunti da diversi Paesi al suo fianco, ha finora dimostrato di contrastare efficacemente l’esercito russo, anche grazie agli armamenti disponibili. Mosca non ha fretta, dal canto suo, e continua nelle sue manovre di accerchiamento, di ritirata e di sfiancamento degli ucraini. Kiev rappresenta in questa guerra l’ultimo avamposto e Mosca ha deciso di non conquistare Kiev probabilmente perché sarebbero cessate le ostilità conquistando e occupando la capitale. Mosca vuole altro, il campo di battaglia rappresenta il diversivo agli occhi del mondo, ma il vero conflitto è tra Mosca e l’Occidente.

Il grido d’aiuto del presidente Zelensky è forse rivolto a chi l’ha armato e gli ha dato rassicurazioni e sostegno di scendere sul campo di battaglia.

L’UE è al centro tra New York/Nato e la Russia.

Kiev sollecita manovre dell’occidente che avrebbero l’inequivocabile significato di entrata in guerra al fianco degli ucraini. A quel punto il conflitto si allargherebbe anche in occidente.

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