La Via Crucis di Papa Francesco che unisce Russia e Ucraina

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La preghiera del Pontefice: “Dio, disarma la mano del fratello alzata contro il fratello, porta gli avversari a stringersi la mano e fa’ che gustino la concordia”. Due ragazze, una ucraina e una russa, portano la croce al Colosseo. L’elemosiniere papale prega sulle fosse comuni alle porte di Kiev. Zelensky, la pace sia primo compito degli eserciti e della diplomazia.

© Filippo MONTEFORTE / AFP

– Papa Francesco alla Via Crucis

AGI – La prima Via Crucis di Papa Francesco dal 2019 è stata segnata dalle polemiche: i media nazionali ucraini non l’hanno trasmessa per protestare contro la decisione di affidare la XIII stazione a una giovane russa e a una sua coetanea ucraina, in segno di riconciliazione tra i due popoli.

Irina e Albina, le due giovani, hanno puntualmente svolto questa sera la loro parte della funzione. “Ciascuno, nel proprio cuore, preghi per la pace nel mondo” e’ stato detto immediatamente dopo, in un momento di particolare commozione. È stato quindi variato il testo della meditazione originalmente previsto.

Questo: “La morte intorno. La vita che sembra perdere di valore. Tutto cambia in pochi secondi”, si legge nel testo preparato per la Via Crucis, “L’esistenza, le giornate, la spensieratezza della neve d’inverno, l’andare a prendere i bambini a scuola, il lavoro, gli abbracci, le amicizie tutto. Tutto perde improvvisamente valore. “Dove sei Signore? Dove ti sei nascosto? Vogliamo la nostra vita di prima. Perché tutto questo? Quale colpa abbiamo commesso? Perché ci hai abbandonato? Perché hai abbandonato i nostri popoli? Perché hai spaccato in questo modo le nostre famiglie? Perché non abbiamo più la voglia di sognare e di vivere? Perché le nostre terre sono diventate tenebrose come il Golgota?”.

Le lacrime sono finite. “La rabbia ha lasciato il passo alla rassegnazione. Sappiamo che Tu ci ami, Signore, ma non lo sentiamo questo amore e questa cosa ci fa impazzire. Ci svegliamo al mattino e per qualche secondo siamo felici, ma poi ci ricordiamo subito quanto sarà difficile riconciliarci”, prosegue la meditazione, “Signore dove sei? Parla nel silenzio della morte e della divisione e insegnaci a fare pace, a essere fratelli e sorelle, a ricostruire ciò che le bombe avrebbero voluto annientare”.

Il testo pare essere stato mutato perché le polemiche di questi giorni riguardavano non solo l’idea di far portare insieme la croce alle due giovani infermiere, ma anche per l’appunto la meditazione.

Signore, “porta gli avversari a stringersi la mano, disarma la mano del fratello alzata contro il fratello” e fa’ che “gustino la concordia” ha poi detto Papa Francesco al termine della Via Crucis al Colosseo.

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