Lo stress della mamma in pandemia altera il cervello del feto

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Uno studio americano evidenzia una riduzione della sostanza bianca fetale, dei volumi ippocampali e cerebellari e la rotazione cerebrale ritardata.

© Kirill Braga / Sputnik / Sputnik via AFP

AGI – I fattori di stress legati alla diffusione della pandemia nelle donne in gravidanza possono colpire sulla cognizione dei bambini durante la gestazione. Questo allarmante risultato emerge da uno studio, pubblicato sulla rivista Communications Medicine, condotto dagli atti del Children’s National Hospital, che hanno valutato alcune delle possibili conseguenze della pandemia nelle donne in gravidanza.

Il team, guidato da Catherine Limperopoulos, ha coinvolto piu’ di 200 donne in dolce attesa, esaminando la relazione tra l’esposizione a Covid-19, lo stress dalla situazione emergenziale e lo sviluppo del feto.

Capire come i fattori di stress possono comportare lo sviluppo dei bambini durante la gravidanza, commentano gli esperti, può avere importanti attività per la scienza di base e la definizione delle iniziative di salute pubblica. I ricercatori hanno esaminato 202 partecipanti dell’area metropolitana di Washington DC, 65 delle quali erano state arruolate durante la pandemia, mentre le restanti erano già parte dello studio.

Il gruppo di ricerca ha eseguito esami di screening e risonanza magnetica, scoprendo che nelle gravidanze portate avanti durante la si evidenziava una riduzione della sostanza bianca fetale, dei volumi ippocampali e cerebellari e la rotazione cerebrale ritardata .

“Il nostro lavoro – afferma Limperopoulos – dimostra che esiste un problema che si manifesta durante la fase prenatale. Questo modello potrebbe aiutarci a esplorare le possibili strategie da delineare per affrontare queste difficoltà.

Saranno necessari ulteriori approfondimenti per esplorare la relazione tra stress della madre e sviluppo fetale, ma abbiamo scoperto che l’impatto psicosociale di Covid-19 sullo sviluppo del cervello fetale risulta ampiamente sottovalutato” . “Questo studio – aggiunge l’autrice – mostra inoltre che la salute mentale materna, anche in condizioni socioeconomiche elevate, altera la struttura e la biochimica del cervello fetale in via di sviluppo. E’ quindi necessario istituire forme di supporto per le donne in dolce attesa. Dobbiamo intervenire per capire i fattori di stress e ridurre i rischi associati allo sviluppo cognitivo dei bambini”.

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