Le follie ecosostenibili

Ambiente, Natura & Salute

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E’ arrivato l’inverno e da sempre il simbolo di questa stagione, per chi fino a poco tempo fa aveva la fortuna di possederlo, è il caminetto acceso che non solo riscalda, fa famiglia ed aggrega, o come dicevano i nostri antenati, fa compagnia anche a chi è solo. Purtroppo per alcune regioni italiane non è più una fortuna avere in casa un caminetto, i caminetti aperti non sono più ecosostenibili perché pur bruciando combustibile naturale, quale la legna, possono diventare fonte di emissioni di polveri sottili, così da qualche tempo Emilia Romagna, Toscana, Piemonte, Lombardia, Veneto hanno vietato l’uso dei caminetti aperti nei comuni al di sotto dei trecento metri di altitudine infatti la UE ha fissato dei parametri limite per l’emissione  di anidride carbonica. Tali misure sono giuste però lasciano un po’ perplessi quando si vanno a considerare le devastanti emissioni delle industrie che immettono nell’aria ben altri veleni che l’anidride carbonica di un caminetto!  Inoltre un altro aspetto poco considerato da questi ecologisti estremisti è il fatto che l’aria presente nell’atmosfera, grazie al gradiente di temperatura,  gira sul nostro pianeta, non sta ferma in una regione, cosi l’aria cinese portata anche dai venti arriva in Europa e oltre. Questo significa che mentre la UE, che sul pianeta è una regione relativamente piccola, impone tasse e restrizioni su qualsiasi cosa, e soprattutto sulle emissioni, in nome di una politica green spesso poco critica, coerente e dannosa alla stessa economia europea, altri grandi Paesi come la Cina, l’India, gli Stati Uniti, che inquinano in percentuale molto più dell’Europa, non adottano tali restrizioni. Va ricordato che gli ultimi dati forniti, risalenti al 2019, dicono che il 27% delle emissioni  nocive globali  è cinese, superiori a quelle di tutti i paesi industrializzati messi insieme, al secondo posto vi sono gli USA con l’undici per cento e poi l’India col 6,6%, ma nel rapporto pro capite l’America è prima. I 27 Paesi dell’Unione Europea emettono un 6,4% contro i 3,2% della Russia. Questi dati dimostrano che il rigore europeo ha poco senso se lo stesso rigore ecologista non viene applicato dai Paesi che inquinano di più, è un po’ come guardare la pagliuzza e non considerare la trave!

Tali dati evidenziano che se realmente si vuole migliorare l’atmosfera del pianeta devono giungere ad un accordo la Cina e gli Stati Uniti. Bisogna ricordare che la Cina a livello energetico sfrutta le centrali a carbone che rappresentano più della metà della capacità mondiale. Come recita una vecchia massima non ci si salva da soli.  Il gigante orientale ha promesso di raggiungere l’obiettivo di zero emissioni nocive entro il 2060.  Le decisioni europee ed italiane dimostrano che ci vuole buon senso nell’imporre determinate leggi, soprattutto quando vi è poco controllo sul territorio, come in Italia, e si permettono roghi immensi di capannoni di spazzatura o di pneumatici da parte della mafia che gestisce questo mercato.  Non si può fare il leone con i deboli, ossia con i cittadini onesti che vengono sempre vessati, ed il debole con i leoni…, cosa che fa lo Stato italiano sorvolando in silenzio.

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