È la prima volta che un produttore di dispositivo decide di diventare anche finanziatore degli acquisti degli utenti che usano i suoi prodotti. Come reagiranno ora i competitor?
Il mercato
Cupertino è entrata in un mercato alle prese con la crisi finanziaria, l’aumento dei tassi di interesse e nel mirino delle autorità di regolamentazione di Europa e Stati Uniti (interessate alla solvenza del debito e a che gli utenti siano consapevoli del debito che stanno assumendo). Tra i player del settore Klarna ad esempio ha dichiarato il mese scorso che avrebbe tagliato il 10% della sua forza lavoro.
Certo, a settembre scorso, le stime di Worldpay parlavano di un mercato da 97 miliardi di dollari (secondo la società di analisi di mercato il BNPL ha rappresentato il 2,1% di tutte le transazioni di e-commerce globali nel 2020), una cifra destinata a raddoppiare entro il 2024. Certo, nello stesso periodo proprio Klarna, dopo l’ultimo round, era stata valutata 46 miliardi di dollari. Certo, parliamo di dati legati alla pandemia, quando non tiravano venti di guerra e non c’era all’orizzonte un rischio recessione.
Possibile game-changer
Va detto, che è la prima volta che un produttore di device decide di diventare anche finanziatore degli acquisti degli utenti che usano i suoi prodotti. Nel mondo dei Big Tech solo Amazon fa una cosa simile, con il sistema di pagamento rateale da scegliere come alternativa tra le modalità per acquistare alcuni degli articoli venduti dal colosso dell’e-commerce.
Come reagiranno alla mossa di Apple i competitor Samsung, Xiaomi, Huawei e tutti gli altri produttori di dispositivi tecnologici? Quello che è certo è che il pagamento rateale (anche per le piccole somme) è una realtà sempre più smart. E Apple, con oltre 1 miliardo di device nel mondo, può davvero cambiare il panorama dei pagamenti digitali.
Roberto Nicastro, banchiere e co-fondatore della banca digitale Aidexa, ha sottolineato in un post su LinkedIn come “l’ingresso di Apple nel Buy Now Pay Later sia “uno dei primissimi ingressi di una grande internet company nell’attività bancaria ‘vera’ (quella creditizia). È un’attività ancora poco regolamentata e forse anche per questo attraente per Apple, ma certo questa evoluzione è un possibile “game-changer” per il settore bancario retail”.