Fermiamo Zelenski

Politica

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È mia intenzione manifestare a viso aperto, così come ho sempre fatto, un dissenso nei confronti di uno degli uomini più popolari del momento.

Il motivo è una presa di posizione per innescare una riflessione e non lasciarsi trascinare in una retorica che rischia di trainarci in una terza guerra mondiale.

Fermiamo Zelenski.

Non partecipiamo a questo show architettato da un apparato di comunicazione che muove Zelensky e che ha creato questo format da adattare ad ogni Stato.

Non prestiamoci all’estremizzazione che viene fatta da una delle parti coinvolte in una guerra di tale portata. Questo chiaramente non significa prestare il fianco alla Russia, di cui condanno fermamente l’aggressione a uno stato sovrano.

A Zelenski chiederei una valutazione sugli ultimi otto anni di guerra a bassa intensità in Ucraina. Gli chiederei perché ha sospeso ben 11 formazioni politiche negli ultimi mesi, con la giustificazione che fossero filorusse, anche se in realtà si trattava di fazioni meno nazionaliste della sua. Gli chiederei, soprattutto, dove intende portare questa democrazia sotto attacco, che in realtà è molto carente sotto il profilo della rappresentatività.

A mio avviso la strategia di Zelenski è molto spregiudicata, rischia di trascinarci verso una terza guerra mondiale.

Tuttavia come comunicatore sta riscrivendo i criteri della propaganda politica in tempo di guerra. La sua impronta comunicativa lo ha fatto approdare addirittura al Congresso USA.

Questo gli va riconosciuto, non solo ha compreso che conquistare il cielo e fare la “no fly zone” degli argomenti è una tattica per dominare le percezioni sulla guerra. Ma sa anche come farlo. Ha un apparato di pubbliche relazioni formidabile, che riesce a gestire il meccanismo emozionale delle persone esattamente come succede nei reality show.

Del resto Zelensky viene da quella scuola, quella dello show biz.

Non dimentichiamo che da attore recitava in una fiction in cui interpretava un cittadino comune che diventava presidente, una serie finanziata da Ihor Kolomojs’kyj, l’oligarca ucraino che gli ha sostenuto anche la campagna elettorale. Insomma, quello della spettacolarizzazione è un modello di “fare politica” che gli appartiene da tempo. Ora sta continuando il suo show e noi ci ribelliamo all’idea di fare da palcoscenico a questo spettacolo.

Non ho paura e non ne ho mai avuta, nella mia carriera giornalistica ,dei contraccolpi di domani, gran parte dei lettori mi metterà tra gli amici di Putin, ma non è la verità.

C’è una verità più profonda che prevarrà tra molti italiani e che molti non osano dire  per timore di essere tacciati filo russi!

Fermiamo Zelenski : Putin  non avrebbe dovuto invadere l’Ucraina. Ma non è solo Putin ad essere colpevole. Anche gli Usa e la Ue sono colpevoli.

Qual è stato il motivo dell’invasione dell’Ucraina?

Nato?

Quindi gli Stati Uniti e l’Europa avrebbero dovuto dire: L’Ucraina non entrerà a far parte della Nato.

Questo avrebbe risolto il problema.

Fatevelo entrare in testa : Zelensky voleva la guerra. Se non l’avesse voluta avrebbe negoziato un po’ di più.

Certamente è stato  un errore invadere. Ma non credo che qualcuno stia cercando di aiutare a creare la pace. La gente sta stimolando l’odio contro Putin… incoraggia la guerra, incoraggia questo ragazzo che pensa poi di essere la ciliegina sulla torta. Dovremmo prenderlo e dirgli: sei stato un simpatico comico, ma non facciamo la guerra per farti apparire in tv.

Poi dovremmo prendere Putin e ammonirlo: hai molte armi ma non devi usarle sull’Ucraina. Dobbiamo parlare!

Antonio Peragine

 

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