Igor Belansky ha ritratto per i lettori Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia. Emerge l’immagine di donna al comando: la sua immagine verace, nei suoi tratti non volutamente popolari che talora evocano quelli di certe figure femminili romanesche che ad esempio sono culminate in Elena Fabrizi, conosciuta anche come Sora Lella, la quale è stata ‘attrice, cuoca e conduttrice televisiva italiana, vincitrice di un David di Donatello nel 1984, nonché sorella del più celebre Aldo, attore anch’egli.
Da qui, La sora Giorgia, liberale e conservatrice, paladina dei diritti, talora contraddittoria e polemica, nonostante lo sguardo struggente di donna che vuole testimoniare chiarezza, coerenza, coraggio alla sua Italia amata e temuta. Che vuole convincere che questa è la differenza tra Fratelli d’Italia e tutte le altre forze politiche.
Ma siamo alla resa dei conti? “È momento di scelte”: sulle maggiori cronache politiche nazionali questa è la richiesta della Meloni a Draghi, che è stato messo sulla graticola dal M5S sul dossier “Decreto Aiuti”. Dai ristretti spazi di manovra dell’opposizione, senza nessuno su cui veramente contare per un assist, la leader di Fratelli d’Italia tenta un assalto alla baionetta e polemizza con il governo e la maggioranza parlamentare. Per l’esponente di destra, dopo le ultime fibrillazioni, bisogna andare al voto, sempre che prima lei non finisca arrosto.
Forte di recenti sondaggi, che la vedono con il suo partito oltre il 22%, vede che sono ore concitate quelle che sta vivendo il governo Draghi. Le fibrillazioni politiche nella maggioranza, aumentate a dismisura dall’ultima udienza tra il premier e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, hanno indotto fuoco e fiamme tra i partiti, in un momento in cui gli italiani sono attanagliati da una crisi economica devastante, che rischia di divenire senza precedenti.
Non potendole mancare la memoria di chi proclamò: “L’ora delle decisioni irrevocabili”, Giorgia Meloni si getta così a muso duro nella mischia, non usa mezzi termini per attaccare frontalmente le forze politiche che governano il Paese. “Questo è il momento delle scelte – dichiara al Sole 24 Ore – non si può pensare di andare avanti così, affrontando una fase complessa e drammatica come mai dal dopoguerra con una maggioranza che litiga su tutto mentre i cittadini fanno i conti quotidianamente con l’aumento vertiginoso delle bollette e la perdita del potere d’acquisto dei loro salari”.
Dalla generale canizza, si leva però l’avvertimento disperato del fido Crosetto, politico navigato, sottosegretario alla Difesa nel governo Berlusconi IV: “Faranno di tutto per fermare Giorgia”. Già, il nemico farà di tutto per mantenersi attaccato al cadreghino parlamentare a pochi mesi dalla fine mandato, che poi è anche la scadenza utile per poi incassare un nutrito vitalizio. E poi con la riduzione dei parlamentari recentemente introdotta, chissà quanti saranno ancora eletti.
Ma anche se elezioni davvero vi fossero, gli Italiani davvero vorranno farsi governare dalla maggioranza relativa di un partito che per quanto sia post, post, post, nell’immaginario comune resta di destra. Questo è il vero dramma per Sora Giorgia.