Travaso di fondi da Sud a Nord e i dipartimenti universitari di eccellenza

Politica

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Un effetto dirompente, senza clamori è rappresentato dalla graduatoria dei dipartimenti universitari di eccellenza.

Ragionevole ipotizzare che è l’applicazione di fatto, del regionalismo differenziato con distruzione delle risorse per la ricerca destinate al Sud.

Uno storno di risorse verso il Nord senza scalpore, attraverso un algoritmo fasullo

Fondamentale per un Paese, che la ricerca e l’innovazione sia soggetta alla valutazione insieme al sistema universitario. Serve a chi assume decisioni politiche ai fini di una corretta quanto efficace distribuzione di risorse sempre più scarse.

In Italia, l’Agenzia Nazionale di Valutazione di Università e Ricerca (ANVUR) ha di fatto incoraggiato migliori performance degli atenei.

L’Italia ha pochi ricercatori

Ma nelle graduatorie (ranking) internazionali rapportando la produzione scientifica al numero di ricercatori si colloca nei primi cinque posti.

Le critiche all’ANVIUR si concretizzano, in particolare sulla burocratizzazione intervenuta che la ha condotta a valutare non il prodotto della ricerca scientifica, ma il processo.

La pubblicazione della graduatoria sui dipartimenti di eccellenza, in pratica i 350 dipartimenti che accedono alla classifica finale per ottenere i fondi previsti dalla legge di bilancio ancora una volta vedono Sud e Isole ai margini della graduatoria.

Su complessivi 766 dipartimenti universitari di ricerca, gli eccellenti sono per il 56,6% al Nord il 27,06% al Centro il 15,7% al Sud.

Le considerazioni da fare e, in verità fatte da autorevoli Prof. come Giuseppe De Nicolao della Università di Pavia e dal Prof Barsotti, riguarda la correttezza della applicazione della formula che altera significativamente i risultati della valutazione tra i dipartimenti di ricerca, generando delle mostruosità.

Innanzitutto, l’introduzione del confronto tra aree scientifiche diverse introdotta nel 2014 con gli SPD e, che come riporta il Prof. Nicolao 4 premi Nobel della fisica equivalgono a un grecista studioso di Kavafis, definito il più antico tra i poeti moderni.

Enormità anche dentro dipartimenti di fisica, dove un premio Nobel come Parisi vale un terzo di uno storico della fisica.

Enorme, inoltre, che vengono tenuti nascosti i 140 dipartimenti, a zero titoli concentrati per il 60% nel Sud e nelle isole.

Resta il dato finale ovvero il numero espresso dall’ISPD (indicatore standardizzato di performance dipartimentale), frutto dell’applicazione di una formula matematica, che “se è quella pubblicata allora non è corretta, ma se la formula usata non è quella pubblicata allora non si è rispettata la legge “.

Il riferimento è all’art 1 comma 319 della legge 232 del 2016. Secondo la norma l’Agenzia Nazionale di Valutazione del Sistema Universitario e della Ricerca pubblicizza la formula nella “Nota Metodologica”.

Per il periodo 2022/2027 la nota è pubblicata su questo link 

Il Mezzogiorno risulta particolarmente penalizzato dall’applicazione di questa formula che risulta non corretta . Formula che consente di calcolare il voto standardizzato di dipartimento e, quindi del connesso Indicatore Standardizzato di Performance Dipartimentale.

La formula stando alle analisi di autorevolissimi Professori come De Nicolao è sbagliata ossia incongrua rispetto a quanto si legge nella Nota metodologica.

Sarebbe opportuno, per sanare questa situazione nota all’ANVIUR e utile a “travasare fondi da Sud a Nord “ricorrere al TAR impugnando una graduatoria frutto dell’applicazione di un algoritmo che ha prodotto un esito fortemente penalizzante e discriminatorio per il Sud.

Ci complimentiamo con l’attuale ministro della Università e della Ricerca, già rettrice dell’Università Milano Bicocca presente con 11 dipartimenti su 14 nella graduatoria dei 350 migliori dipartimenti d’Italia ammessi a concorrere per la selezione dei “Dipartimenti di eccellenza 2023-2027”,che il Ministero dell’Università e della ricerca (MUR) ha pubblicato.

I dipartimenti selezionati concorrono per la seconda fase, quella in cui saranno individuati i 180 destinatari del finanziamento per i “dipartimenti di eccellenza”.

Redazione Corriere Nazionale

Redazione Corriere di Puglia e Lucania

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