La guerra ucraina va avanti anche tra accuse e smentite.
I russi accusano infatti gli ucraini di di aver attaccato una prigione nel Donbass controllata dai separatisti filorussi. Sarebbero decine i morti, almeno 40, una settantina i feriti.
Immediata la smentita di Kiev che ribadisce di non prendere mai di mira infrastrutture civili.
A rincarare la dose il portavoce del ministero russo della Difesa, Igor Konashenkov che ha dichiarato:
“Attualmente un gran numero di militari ucraini si arrendono questo perché conoscono l’atteggiamento umano nei confronti dei prigionieri di guerra che hanno i russi. Questa sfacciata provocazione è stata commessa per intimidire i militari ucraini e impedire loro di essere fatti prigionieri. Le circostanze di questa provocazione sono oggetto di indagine”.
Nel frattempo il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy si è recato a Odessa dove ha visitato il porto, nell’attesa che ripartano i container carichi di grano dopo l’accordo tra le parti del 22 luglio a Istanbul.
“È la prima nave che viene caricata, si tratta di un cargo turco, è dietro di me. Questo vuol dire che le operazioni di porto sono iniziate e per noi questa è la cosa principale”.