Sergio Bevilacqua e la Sociatria Organalitica

Arte, Cultura & Società

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Perché alcune figure in diversi ambiti si sono intestardite con la Sociatria? Questo non me lo sono mai del tutto spiegato. Forse c’è un elemento indubbiamente metateorico, cioè, detto in parole comprensibili, vogliono qualche cosa di meno astratto della filosofia, della sociologia stessa. Insomma, una prassi?

Non sarà passata inosservata ai lettori la mia intervista esclusiva dal titolo “La sociatria in quanto salute sociale” pubblicata lo scorso 1° agosto. Ne è stato protagonista John Fordham, uno studioso statunitense oggi autonomamente dedito a questo approccio in divenire alle scienze sociali, rientrando in un novero di figure maggiori da me individuate: i sociologi Sergio Bevilacqua e José Luís Zamora e gli artisti Ivan Cuvato e Pedro Reyes. Non mancano però ulteriori interessi emergenti, specialmente in campo artistico, come si evince da tutta una serie di articoli da me curati per queste pagine.

Ad inserirsi nel vivace dibattito in corso sul tema, questa volta è proprio Sergio Bevilacqua,  cui avevo già dedicato un pezzo uscito nel giugno 2020 su WeeklyMagazine, il quale risponde alle mie seguenti domande.

D: Bevilacqua, Lei si definisce il padre della “Sociatria Organalitica”: ci può brevemente spiegare di che cosa si tratta? Può ripercorrere alcune fra le principali fasi della sua esperienza scientifica e personale in merito?

R: La Sociatria Organalitica nasce nel quadro della ricerca di un metodo scientifico per l’intervento sul soggetto societario, svolta da me e qualche decina di miei collaboratori dagli anni ’70 ai giorni nostri. Lo scopo è di fornire alla Sociologia una via teorica e pratica di applicazione specifica del metodo sperimentale. Sociatria, dunque, come clinica delle società, e Organalitica come riferimento al metodo dell’organalisi, applicazione alle società umane del metodo lessurgico clinico nato in psicanalisi. Dopo un’applicazione emblematica avvenuta tra il 1979 e il 1981, sono stati trattati col metodo organalitico molte centinaia di casi di società umane, dimostrando efficacia pratica e contenuti teorici coerenti, alla luce della natura di sistemi aperti a razionalità limitata basati su stati stazionari propri delle società umane. È stato così fornito un nuovo fondamento alla Sociologia, che da questa esperienza mutua un più alto grado epistemologico e una maggiore effettività in termini di sapere. L’approccio cerca, come nella fisica, la coerenza tra il livello minimo della sociologia, le unioni duali, con il livello massimo, la dimensione di specie nel suo rapporto con l’ambiente.

Sergio Bevilacqua

D: Sì, d’accordo, intanto però, oltre a Lei e ad altri studiosi di formazione sociologica, altri esponenti, specialmente in campo artistico, si appellano alla Sociatria. Veda, ad esempio, il Maestro Ivan Cuvato, noto influencer, con le sue performance di denuncia sociale, che divengono non solo espressione di libertà civile, ma anche di vita … Che cosa ne pensa?

R: Nell’ambito dell’approccio sociatrico organalitico applicato all’arte, si evidenzia il tema della catarsi artistica quale funzione clinica. Essa è ben conosciuta a livello di clinica individuale, in particolare nell’ambito psichiatrico. Ma si può considerare la catarsi artistica anche una medicina sociatrica? Che la catarsi abbia una funzione di cambiamento di stato nell’umano lo si sa dalla notte dei tempi, dalle Dionisie di Pericle nell’antica Grecia, e anche che ciò possa avvenire a livello di società. È quindi provato un requisito, fondamentale. L’intero ciclo sociatrico deve considerare però anche scopi specifici e risultati. Quindi esiste un percorso molto avvincente per gli artisti che si propongono questa vocazione, come Ivan Cuvato ad esempio.

Ivan Cuvato

D: Almeno fra gli addetti ai lavori, è noto che vi è una branca della Sociologia, denominata Sociologia Clinica, rivolta al miglioramento della qualità della vita delle persone attraverso la valutazione critica delle opinioni, delle idee, dei vissuti e delle esperienze delle stesse. Qual è il rapporto della Sociatria con essa? Vi sono similitudini o sovrapposizioni?

R: Nel campo sociatrico è presente un ambito specifico, che vede l’intervento sulla società umana per risolvere problemi di tipo individuale. Ciò è presente già da tempo nella clinica individuale, con la denominazione istituzionale di Sociologia clinica. L’approccio sociatrico dà il suo contributo su tale argomento vedendo le società umane come soggetti autonomi interattivi e considerando l’intervento sempre nel quadro anche di equilibri di sovra sistema societario.

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Sergio Bevilacqua, sociologo clinico ed esperto di psicanalisi, è consulente di grandi organizzazioni pubbliche e private in Italia e all’estero, nonché editore e articolista su varie testate. È autore del volume “Introduzione alla sociatria. La nuova sociologia clinica di società e persone” (Ed. IBUC, Reggio Emilia, ISBN: 8898355300  2018).

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