Siamo alla follia. Può bastare che il colosso statale del gas russo Gazprom dia annuncio che le forniture di gas attraverso il Nord Stream saranno sospese dal 31 agosto al 2 settembre per “manutenzione” per fare balzare alle stelle il prezzo del gas sulla piazza di Amsterdam?
Pare assai strano dato che questa condotta collega la Russia con la Germania attraverso il mar Baltico, con una capacità di 55 miliardi di metri cubi l’anno, ma già ora funziona al 20% delle sue capacità dopo che Mosca ha deciso una riduzione dei flussi. Il gasdotto era già stato fermato in luglio per la manutenzione di una turbina sul cui ripristino si è poi scatenato un braccio di ferro tra Berlino e Mosca. Il problema sarebbe quindi quasi solo tedesco e non generalizzato.
Non ce la raccontano giusta, la questione non dovrebbe essere tanto grave, se gli stock dei vari paesi per il prossimo inverno si aggirano sull’80% della massima capienza. Ma si palesano lo stesso ipotesi di razionamento delle forniture elettriche e di gas, le bollette sono sempre più care…
Doppiamente pazzesco, dopo l’annuncio il prezzo del gas è salito ieri a a 321,4 per megawattora, rispetto alle quotazioni precedenti, già su valori record; inoltre prezzo dell’elettricità a 718,7 dieci volte più di un anno fa. Sono 120mila le imprese italiane che andranno gambe all’aria per il prezzo dell’energia decuplicato, la cassa integrazione straordinaria è già cresciuta del 45%. Una mazzata dopo i patimenti già subiti da economie, aziende e famiglie durante la pandemia. Ma già prima non andava tanto meglio.
E’ una sicuramente guerra finanziaria, manovrata da lobbies e speculatori, che speculano sul conflitto russo-ucraino, un conflitto che pare convenire a qualcuno se dura a lungo. C’è chi adita una presunta linea bellicista di Biden, della NATO. C’è da pensarci…Non solo i russi, non solo i cinesi hanno grandi interessi, anche gli stessi americani vendendoci gas naturale liquefatto sono tra coloro che più guadagneranno, mica fanno i salvatori del mondo gratis! La geopolitica entra pesantemente in gioco, controllo sulle economie di paesi strozzati con l’arma delle prezzo delle forniture di energia, destabilizzazione in questo modo di interi blocchi mondiali, solo per fare qualche esempio.
I produttori di energie rinnovabili, che non sono impattati dall’aumento della materia prima, ma incassano extra guadagni per via dei prezzi finali unificati a prescindere dal tipo di fonte. E’ giusto? Si profila una Babele inquinata da affaristi di ogni fatta e senza scrupoli. Sono tanti, sono troppi, dunque le parti in combutta per lucrare, che non perdono ogni occasione che si presenti all’orizzonte e non guardano davvero in faccia nessuno per incassare il bottino. Intanto, in TV vediamo i leader politici in campagna elettorale preoccupati, che invocano misure straordinarie, anche da parte di un governo sfiduciato come quello di Draghi, che dovrebbe soltanto adottare disposizioni da normale amministrazione.
Vedremo quali saranno effettivamente le politiche concrete di questi partiti, compresa la Meloni che promette novità, incrociando le dita, perché, comunque andrà a finire, le famiglie italiane si infileranno in un autunno da incubo.