La Ue condanna la violenta repressione delle proteste in Iran

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La ventenne Hadis Najafi, giovane simbolo della protesta contro il velo, è stata raggiunta da una raffica di proiettili. Per Bruxelles l’uso della forza è “ingiustificabile e inaccettabile”. Borrell: “Valutiamo ogni opzione disponibile”.

AGI – L’alto rappresentante Ue per gli Affari Esteri e la Sicurezza, Josep Borrell, in una nota ha condannato a nome dell’Unione Europea la violenta repressione delle manifestazioni in Iran per la morte di Mahsa Amini. “Per l’Unione Europea e i suoi Stati membri, l’esteso e sproporzionato uso della forza contro manifestanti non violenti è ingiustificabile e inaccettabile“, si legge nel comunicato, “la popolazione in Iran, come in qualsiasi altro luogo, ha il diritto di protestare in modo pacifico. Questo diritto deve essere assicurato in tutte le circostanze”.

The widespread and disproportionate use of force against nonviolent protestors is unjustifiable and unacceptable.

People in #Iran, as anywhere else, have the right to peaceful protest. That right must be ensured in all circumstances.
https://t.co/oD6mm19K2P

— Josep Borrell Fontelles (@JosepBorrellF) September 25, 2022

“L’Unione Europea e i suoi Stati membri esortano le autorità iraniane ad attenersi strettamente ai principi contenuti nel Patto internazionale sui Diritti Civili e Politici, del quale l’Iran è parte”, prosegue Borell, “pertanto, ci aspettiamo che l’Iran fermi immediatamente la violenta stretta sulle proteste e assicuri l’accesso a internet, così come al libero flusso di informazioni”.

“Inoltre, ci aspettiamo che l’Iran chiarisca il numero dei morti e degli arrestati, liberi tutti i dimostranti non violenti e garantisca un giusto processo a tutti i detenuti“, afferma ancora Borrell, “inoltre, l’uccisione di Mahsa Amini deve essere indagata in modo appropriato e chiunque sia provato responsabile della sua morte deve risponderne. Prendiamo atto della dichiarazione del presidente iraniano, a tale proposito”.

“L’Unione Europea continuerà a considerare tutte le opzioni disponibili in vista del prossimo Consiglio Affari Esteri per affrontare l’uccisione di Mahsa Amini e la maniera in cui le forze di sicurezza iraniane hanno risposto alle successive manifestazioni”, conclude il comunicato.

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