Taglio tasse in Gran Bretagna spaventa i mercati, tracollo della sterlina sul dollaro

Economia & Finanza

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La sterlina ha perso quasi il 7% da quando Liz Truss è diventata premier, tre settimane fa. Per economisti e investitori, Truss ha perso credibilità finanziaria annunciando un piano del genere solo il giorno dopo che la Banca d’Inghilterra aveva alzato i tassi di interesse per contenere l’aumento dell’inflazione

di Nuccia Bianchini

AGI – Tracollo storico della sterlina sul dollaro e, secondo alcuni, il peggio deve ancora venire: i mercati sono spaventati dai tagli alle tasse e le misure di spesa del nuovo governo Truss, che minano la fiducia nel Paese. Così, di fronte ai timori di una profonda recessione nel Regno Unito, dopo che il nuovo cancelliere dello Scacchiere, Kwasi Kwarteng, ha presentato il contestato piano di riduzione delle tasse, la sterlina ha perso quasi il 5%, toccando il minimo storico sul dollaro.

A un certo punto, in apertura degli scambi sui mercati asiatici, ha perso oltre il 4% arrivando al record di 1,0327 su dollaro (ampliando il calo del 3,6% di venerdì scorso, quando Kwarteng aveva annunciato lo storico taglio alle tasse e, per ripagarlo, il più grande aumento dei prestiti dal 1972).

Di fatto la sterlina ha perso quasi il 7% da quando Liz Truss è diventata premier, tre settimane fa. Per economisti e investitori, Truss ha perso credibilità finanziaria annunciando un piano del genere solo il giorno dopo che la Banca d’Inghilterra aveva alzato i tassi di interesse per contenere l’aumento dell’inflazione.

E adesso i trader si preparano a un altro giorno di turbolenze sui mercati; ma gli analisti prevedono che la sterlina raggiungera’ presto un nuovo minimo storico contro il dollaro ed è probabile anzi che raggiunga la parità.

Il cosiddetto ‘mini-budget’ di Kwarteng punta a far uscire l’economia da un periodo di inflazione a due cifre, congelare le bollette energetiche, abbassare le tasse e deregolamentare il settore bancario. Il governo ha anche annunciato restrizioni al diritto di sciopero e un aumento dei prestiti pubblici. I mercati hanno reagito all’annuncio, che si è sovrapposto alle previsioni di recessione per il Paese, e i titoli di Stato sono crollati.

In totale, il piano richiederà ulteriori 72 miliardi di sterline di prestiti pubblici solo nei prossimi sei mesi. E Kwarteng domenica ha aggiunto che sta prendendo in considerazione ulteriori tagli alle tasse, nonostante la crescente preoccupazione per il taglio del rating del credito del Regno Unito.

L’outlook della Gran Bretagna è attualmente ritenuto stabile dalle tre principali agenzie di rating – S&P, Moody’s e Fitch – ma adesso, secondo gli analisti, “c’è il rischio di un possibile passaggio a un outlook negativo quando i rating saranno rivisti” il 21 ottobre e all’inizio di dicembre. E un declassamento aumenterebbe ulteriormente gli oneri finanziari, che hanno già raggiunto il livello più alto dal 2011 e sulla scia della crisi finanziaria.

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