Gocce di olismo- Ritrovare il Ben-Essere in modo naturale

Gocce di Olismo

Di

Rubrica di Naturopatia a cura di Marilena Barile

Naturopata psicosomatica

RIFLESSOLOGIA PLANTARE : STORIA DI UNA DELLE PIÙ ANTICHE TECNICHE MANUALI DI MEDICINA NATURALE

La Riflessologia Plantare è una tecnica naturale, non invasiva, basata sulla pressione di specifici punti situati sotto il piede; questi punti sono detti riflessogeni, essi hanno delle dirette correlazioni in tutte le parti del corpo.

Lo stimolo è finalizzato al recupero e al mantenimento dell’equilibrio energetico all’interno dell’organismo – una tecnica “olistica” (olismo è un termine greco che significa “totalità”; è una tecnica che considera l’uomo nella sua totalità: mente, corpo, spirito). Si configura come disciplina bionaturale e rientra nelle discipline complementari e integrative per il raggiungimento dell’equilibrio dell’organismo.

STORIA DELLA RIFLESSOLOGIA PLANTARE

La Riflessologia Plantare è conosciuta da circa 5000 anni. Già a quei tempi, in Cina e India, si era a conoscenza che, attraverso i piedi, si poteva agire sui nostri organi interni. Gli studiosi cinesi camminavano tantissimo e nella loro tradizione il viaggio a piedi era considerato una grande fonte di conoscenza e di apertura al mondo. Per questo motivo, alternavano periodo di studi e di chiusura nelle grotte a grandi periodi di peregrinaggio – la sera, stanchi di questi lunghi cammini, si massaggiavano i piedi per alleviare le fatiche.

Si narra anche che i mendicanti che lavoravano nei bagni pubblici guadagnavano qualche piccola somma massaggiando i piedi alle persone che li frequentavano. Questo massaggio serviva per riattivare la circolazione alle persone stanche. Nel 2330 a.C. a Saqqarach, in Egitto, veniva ritrovato un bassorilievo nella tomba di Aklmahor detto il “Grande medico” – nell’immagine, si evidenziano due guaritori di pelle scura che stavano effettuando un massaggio sia ai piedi che alle mani..

Nella stessa tomba sono stati ritrovati dei geroglifici che tradotti evidenziano frasi del tipo: “Ti fa male qui?”…“Allora comprimo fino a che il dolore svanisca”…”Non farmi troppo male”…“Farò solo quello che è necessario“.

La “Tecnica” ha trovato applicazione in moltissime parti del mondo

Si ipotizza che anche gli Incas basassero la loro medicina sui punti riflessi dei piedi. Per trovare le prime tracce di Riflessologia Plantare in Occidente bisogna arrivare al 500. Il dott. Bresslar fu il primo a compiere delle ricerche

storiche sulla Riflessologia – ritrovò dei testi del grande scultore fiorentino Benvenuto Cellini dove si narra che lo scultore esercitasse delle pressioni sui piedi e sulle mani per “curarsi” da ogni tipo di malanno; trovò anche delle notizie riguardanti il presidente degli Stati Uniti d’America, Garfield (1831- 1881), che si sottopose a trattamenti di Riflessologia Plantare per attenuare e far sparire totalmente manifestazioni dolorose a seguito di ferite riportate per un attentato subìto.

Tale ricerche lo portarono alla pubblicazione del libro “Zone Therapie” in cui viene evidenziato il collegamento dei punti di pressione ai piedi con gli organi interni del corpo.

Nel 1900 un medico otorinolaringoiatra americano William Fitzgerald (1872- 1942) iniziò un’intensa sperimentazione sulla Riflessologia che lo portarono alla rappresentazione reticolare del corpo. Suddivise, infatti, il corpo in 10 linee energetiche verticali e 4 linee energetiche orizzontali.

Nel 1917 pubblica “Zone Therapy: Or, Relieving Pain At Home” (Terapia zonale: come alleviare il dolore a casa propria) e fu così possibile diffondere questa meravigliosa tecnica, evidenziando come fosse possibile avere degli effetti analgesici esercitando delle pressioni delle dita su alcuni punti della bocca; questo gli permise di praticare delle estrazioni dentali con un minor disagio per il paziente.

Da tutta questa sperimentazione si evince che la Riflessologia ha enormi risultati effettuando delle pressioni non direttamente sulla parte lesa, ma sul suo riflesso.

Da questa fase sperimentale effettuata dal dott. Fitzgerald si è arrivato a un vero e proprio metodo, a noi oggi conosciuto, tramite il lavoro del dott. J Riley e dell’allieva Eunince D. Ingham che approfondirono il lavoro di Fitzgerald e tracciarono una prima mappa delle zone dei piedi posti in relazione con gli organi del corpo umano. Fondarono una vera e propria scuola di Riflessologia e la tecnica è giunta fino a noi.

La tecnica in Europa è arrivata tramite alcune allieve della Ingham: Hanne Marquardt in Germania e Doreen Bayly in Gran Bretagna.

Il padre della Riflessologia Plantare italiana è Elipio Zamponi diplomato nella scuola della Marquardt nel 1974

La tecnica che utilizzo da molti anni è la RIFLESSOLOGIA PLANTARE INTEGRATA ® ideata e perfezionata dal grande maestro Luigi Dragonetti che ha aggiunto alla tecnica originale delle Pre e Post-tecniche prese dall’osteopatia, utili per rafforzare ancor più il naturale processo di autoguarugione presente in ognuno di noi.

Nel prossimo articolo parleremo della tecnica, del suo utilizzo, degli obiettivi e delle controindicazioni.

Marilena Barile

per info e contatti e per le vostre domande

marilenabarile.naturopata@gmail.com

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