Manduria è un comune tarantino immerso nel grande Salento. Con Fulvio Filo, a margine della presentazione del libro della nostra Tiziana Grassi, nel momento conviviale della serata, si parla di questo
Fulvio ricorda la Taranto “de La Sem, della Dreher in Via D’Aquino angolo Piazza Maria immacolata, la Standa – per noi il primo supermercato -“.
Tessere di un mosaico che richiamavano il senso del salotto, dell’incontro, della chiacchiera effimera. “Poi tutto scompare.
Aggiungi che anche la Fiera del vino passa da Taranto a Lecce ed ecco che anche noi ci spostiamo nel salotto… del capoluogo del Salento”.
Fulvio Filo è stato per 27 anni presidente del Consorzio produttori maestri del Primitivo di Manduria. Prima di approdare a questo impegno per anni è stato velista girando il mondo, poi ha lasciato tutto per tornare con i piedi sulla terra ferma, anzi proprio nelle terre dei suoi avi. Il consorzio del primitivo era chiuso, tabula rasa, dice Gherardo Maria De Carlo, l’ultima fornitura fu per nave Amerigo Vespucci.
Il lavoro fatto in questi anni per la promozione del Primitivo è cosa nota a tutti. Allo scrivente, però, mancava un dettaglio che ieri si è dipanato davanti agli occhi: le centinaia di attività culturali realizzata dal consorzio, ben oltre quelle economiche di diffusione del vino.
Mi viene in mente un personaggio degli anni ’80 che mi parlava di libri da bere e vini da leggere, per unire la bellezza della cultura al vino, quella veritas di cui parlano i latini.
Dalle foto emerge qualcosa di questo ricco programma accanto alla conservazione degli strumenti del lavoro del passato, un viaggio antropologico su sé stessi, nei meandri della storia.
Quasi si ascoltano dal subconscio collettivo i rumori dei carri, il ritmo degli zoccoli, la terra bagnata che schizza, i suoni dell’uomo che entra dolcemente nella natura senza violentarla.
Fulvio Filo ha lasciato la presidenza dei produttori di Manduria a Pasquale Brunetti. Ora con la sua associazione “Giuseppe Gigli” si occupa di libri, sta rastrellando tutte le biblioteche dismesse da ‘nobili’ agricoltori della zona.
Torna al suo amore di editore – Fino a 20 anni orsono, con la sigla Filo, ha editato alcuni libri, parte dei quali mi regala. Parlare di libri con chi fa vino è davvero una scoperta meravigliosa.
Quale migliore e lunga premessa per parlare, ancora una volta del libro di Tiziana Grassi: “Taranto appuntamento con il futuro” presentato ieri a Manduria. Del resto, anche Tiziana vorrebbe questo approccio, perché lo stesso suo libro, che lei definisce ‘comunitario’ è legato all’emersione della bellezza del territorio. Un territorio che ieri ha visto le organizzatrici del convegno, le Inner wheel club di Manduria, tutte donne impegnate in associazione, a voler rappresentare come volano di sviluppo a partire dalla sua presidente Silvia Di Donno Rotelli.
Quel territorio del Salento tarantino legato a Taranto da un sentimento un po’ ibrido, che ieri Tiziana è riuscita ad avvicinare attraverso il mare, elemento unificante, quel mare che tra Gallipoli e Taranto, nel ‘700 sfamava mezza Europa e merita di essere tracciante per il futuro.
Un futuro che, ieri lo abbiamo toccato con mano, passa anche tra vino e cultura, arte e spettacolo, esaltando il territorio attraverso le sue eccellenze. Chapeau!