Borse europee in rialzo, cala lo spread. Cosa si aspettano i mercati

Economia & Finanza

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Milano +0,85%. Differenziale Btp/Bund sotto i 230 punti. La crescita cinese sale del 3,9% su base congiunturale ma le strette misure per il Covid e la paura della recessione globale minano le aspettative sul 2022. Crolla la Piazza di Hong Kong

di Alessandro Galiani

 Borse mercati (Afp)

 

AGI – I mercati aprono volatili e contrastati la nuova settimana, con le Borse asiatiche contrastate, i future a Wall Street in lieve rialzo e quelli in Europa deboli, in attesa della riunione della Bce di giovedì prossimo. Il mercato azionario di Hong Kong è crollato di quasi il 7%, ai minimi da 13 anni, e quello di Shanghai è calato di quasi l’1%, mentre lo yuan onshore è sceso vicino ai minimi record a quota 7,2790 sul dollaro, per la preoccupazione degli investitori al termine del Congresso del partito comunista cinese.

Il Congresso ha rafforzato la leadership di Xi Jinping, rinnovando per la terza volta il suo mandato presidenziale e ora i mercati si aspettano di vedere quale sarà la direzione economica che Xi prenderà alla guida della Cina, anche se la scelta di circondarsi di fedeli collaboratori lascia intendere che il leader cinese non intende cambiare la strategia dello Zero Covd, che sta frenando pesantemente la crescita economica del Dragone.

Oggi sono stati pubblicati in ritardo i dati del Pil della Cina, che nel terzo trimestre è cresciuto del 3,9% su base annua, sopra l’atteso +3,3% ma decisamente sotto il target del 5,5% previsto dal governo per fine anno.

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Intanto la Borsa di Tokyo ha chiuso in rialzo, mentre lo yen è ripreso a calare attestandosi quasi a 149 sul dollaro, dopo essere risalito a quota 145 venerdì scorso, sulla scia dell’intervento da circa 30 miliardi di dollari effettuato venerdì scorso a sostegno della valuta nipponica, la quale era piombata a un minimo da 32 anni di 151,94 dollari.

Tokyo ha parecchie munizioni per rafforzare lo yen ma secondo gli analisti l’efficacia di simili azioni è limitata, senza l’adozione di una stretta monetaria. Alla fine di questa settimana, comunque, si riunirà la Boj, la banca centrale del Giappone, che dovrà affrontare anche questo problema.

Una ricca agenda economica

Dal punto di vista macroeconomico la settimana sarà densa di importanti dati, a partire oggi dalla pubblicazione dei Pmi manifatturiero e servizi delle principali economie mondiali. In mattinata saranno resi noti quelli di Giappone, Gran Bretagna ed Eurozona, con questi ultimi che dovrebbero rafforzare i segnali di contrazione dell’economia.

Nel pomeriggio sarà la volta degli Usa dove per il momento in contrazione e’ solo il settore servizi. Domani in Germania ci sara’ la pubblicazione dell’indice Ifo, atteso in calo, mentre negli Stati Uniti avremo la fiducia dei consumatori attesa anch’essa in peggioramento.

Sempre negli Usa giovedì avremo la lettura preliminare del Pil del terzo trimestre, che dovrebbe partire in rialzo dopo la “recessione tecnica” degli ultimi due trimestri (in realtà’ dovuta all’elevata volatilità’ delle scorte e del retail).

La settimana si concluderà in Germania con la pubblicazione del Pil preliminare del terzo trimestre, atteso in contrazione e con la prima lettura dell’inflazione di ottobre, attesa poco variata, dal 10,9% al 10,8%. Sul fronte delle trimestrali, questa settimana usciranno i risultati di molte big, tra cui Alphabet, Amazon, Meta e Apple.

Infine, sul fronte politico, ricordiamo che in Gran Bretagna, entro venerdì, è attesa la nomina del nuovo premier, con Rishi Sunak favorito, visto che Boris Johnson si è ritirato dalla corsa. In Italia tra domani e dopodomani è atteso il voto di fiducia in Parlamento sul nuovo governo.

Ieri a Roma il presidente francese Emmanuel Macron ha incontrato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. Per Palazzo Chigi l’incontro di oltre un’ora è stato “cordiale e proficuo”.

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