Tajani: “Puntare sulla crescita dell’Africa per risolvere i problemi dell’immigrazione”

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Il ministro degli Esteri e vicepremier: “Serve un’azione forte di Italia e Ue”. “Combattere la migrazione illegale e favorire quella legale”

© Nicola Marfisi / AGF

 

AGI – “Se vogliamo risolvere tutti i problemi che ci riguardano, che riguardano la situazione nel Mediterraneo, l’immigrazione, non possiamo non puntare sulla crescita del continente africano”. Lo ha detto il ministro degli Esteri e vice premier, Antonio Tajani, nel suo primo intervento pubblico, al convegno a Roma dell’Avsi. “Dobbiamo fare di più e meglio per far crescere il continene africano”.

Per quanto riguarda l’Africa “non possiamo non avere un’azione forte da parte dell’Italia, da parte dell’Europa, è indispensabile che l’Europa lo faccia”, ha continuato Tajani, aggiungendo: “Dobbiamo guardare all’Africa con le lenti degli africani e non con quelle degli europei”.

Combattere la migrazione illegale e favorire quella legale

“Disuguaglianze, crisi alimentare, cambiamento climatico sono sfide comuni. Solo affrontandole come una comunità potremo coltivare il nostro interesse, altrettanto comune, a promuovere crescita e occupazione, accelerare la transizione energetica, contrastare fenomeni di radicalizzazione e terrorismo, combattere la migrazione illegale e favorire quella legale, tutelando la dignita’ della persona”, ha dichiarato Tajani.

Poi il conflitto nel cuore dell’Europa: “Non c’è pace senza giustizia, ma la giustizia adesso è la sovranita’ dell’Ucraina”, ha commentato il vice premier, riprendendo una frase di Giovanni Paolo II.

“Altro tema prioritario per il nostro Paese, che desidero qui richiamare, è quello della protezione delle minoranze religiose e dei diritti delle persone appartenenti a minoranze religiose: un’area di tradizionale impegno della politica estera del nostro Paese, che coniuga difesa della libertà di religione e di credo e promozione del dialogo interreligioso. Su tutti questi aspetti siamo molto attivi anzitutto in ambito multilaterale, nel quadro dei lavori dell’Assemblea Generale e del Consiglio Diritti Umani dell’Onu”.

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