L’Ue eroga all’Italia il secondo pagamento del Pnrr da 21 miliardi di euro

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Meloni presiede la ‘Cabina di regia’ a palazzo Chigi. Il presidente di Confindustria Bonomi: “Utilizzare le risorse per creare lavoro, vogliamo che i 170 miliardi da qui al 2026 vengano spesi e spesi bene”
© Chigi
– Il presidente del Consiglio Giorgia Meloni
AGI –  La Commissione europea ha erogato a favore dell’Italia il secondo pagamento nell’ambito di attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Si tratta di 21 miliardi di euro per il raggiungimento dei 45 obiettivi previsti nel Pnrr per il primo semestre del 2022.

Prossima settimana ‘bilaterali’ stato attuazione

Oggi si è riunita la Cabina di regia del Pnrr, alla presenza del presidente del Consiglio Giorgia Meloni che ha sottolineato – informa Palazzo Chigi – la centralità del ruolo e delle funzioni della Cabina, quale luogo istituzionale dove monitorare lo stato di attuazione degli obiettivi del Pnrr e individuare puntualmente le soluzioni tecnico-politiche per superare le eventuali criticità in fase di attuazione.

Per assicurare a pieno le sue funzioni, la Cabina sarà convocata sistematicamente, in sede sia plenaria che settoriale, per affrontare le questioni connesse a specifici adempimenti e obiettivi, si afferma ancora.

La Cabina di regia sarà coordinata dal ministro per gli Affari europei, la Coesione territoriale e il Pnrr, Raffaele Fitto.

La prossima settimana saranno previste sedute bilaterali con le singole amministrazioni per monitorare lo stato di attuazione di tutti gli obiettivi ancora da raggiungere entro il 31 dicembre.

Nel corso della riunione – si informa ancora – è stata inoltre data comunicazione dell’accredito di 21 miliardi di euro della seconda rata prevista a seguito della verifica degli adempimenti al 30 giugno 2022. L’obiettivo espresso da tutti e’ quello di rispettare i tempi previsti ed a utilizzare al meglio tutte le risorse.

L’incontro ha visto anche la partecipazione di rappresentanti di Regioni, Upi e Anci, nel segno della cooperazione istituzionale ribadita dal governo con le autonomie territoriali.

Una delegazione di tecnici della Commissione europea ha in programma di svolgere una missione in Italia, presumibilmente all’inizio di dicembre, per uno scambio di vedute con il nuovo governo sulle possibili richieste di integrazione del Pnrr che potrebbero pervenire dall’esecutivo.

La priorità dell’esecutivo europeo – a quanto si apprende – sarebbe comunque quella di ottenere entro fine anno la comunicazione da parte dell’Italia dei passaggi che porteranno al rispetto delle scadenze previste per la terza rata.

Bonomi, spendere bene per creare lavoro

Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza “abbiamo 170 miliardi da spendere da qui al 2026: ma che senso ha comprare 3mila bus elettrici se non sappiamo quante aziende italiane producono bus elettrici? Che senso ha parlare di sostenibilità e prendere bus elettrici quando servono materie prime che vengono scavate in Africa sfruttando i bambini? Questa è la sostenibilità che vogliamo? Non vogliamo mettere in crisi il Pnrr, anzi vogliamo che vengano spesi e spesi bene. Ma spediamo 170 miliardi e non riusciamo a creare lavoro?”.

Lo ha detto Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, intervenendo all’assemblea generale dell’associazione degli industriali di Bari e Bat “Visione innovazione futuro”

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