Yemen: esplode deposito di armi controllato dal governo

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Yemen: Lunedì notte, diverse esplosioni hanno scosso un deposito di armi di proprietà delle forze governative dello Yemen nella provincia di Marib, ricca di petrolio, nel nord-est del paese. Il magazzino vicino a un quartiere densamente popolato, ha costretto all’evacuazione diverse famiglie che vivono nella zona. I funzionari hanno accusato i ribelli Houthi di aver colpito il deposito di armi che apparteneva al terzo comando militare regionale delle forze governative yemenite sostenute dai sauditi a Marib. Tuttavia le indagini preliminari hanno rivelato che le esplosioni hanno causato una serie di feriti e diversi morti. 

Yemen: cosa accade?

Dal momento che la proposta di estendere la tregua non è stata rinnovata il 2 ottobre, il governo yemenita, riconosciuto a livello internazionale, ha dichiarato di aver iniziato a rafforzare le misure di sicurezza precauzionali attorno ai principali impianti di produzione di petrolio nelle regioni meridionali. Dopo che i leader Houthi minacciano di lanciare ulteriori attacchi per impedirne l’esportazione dai porti sul Mar Arabico. Lo Yemen è coinvolto in una guerra civile dalla fine del 2014, quando il gruppo dei ribelli Houthi sostenuto dall’Iran ha preso d’assalto diverse città del nord e ha costretto il governo yemenita sostenuto dall’Arabia Saudita a lasciare la capitale Sanaa. La guerra ha ucciso decine di migliaia di persone, sfollato 4 milioni e ha spinto il paese sull’orlo della fame. Pertanto si teme che l’intransigenza Houthi possa riaccendere gli scontri su vari fronti dopo una relativa calma durante i sei mesi della tregua iniziata il 2 aprile. Tuttavia, le milizie si sono rifiutate di prorogarla per la terza volta il 2 ottobre. Il governo yemenita ha accolto con favore la recente condanna del Consiglio di sicurezza, sottolineando “l’urgente necessità di scoraggiare le milizie Houthi e le loro azioni che minacciano la pace e la sicurezza regionale e internazionale”. Nel frattempo, il Progetto saudita per lo sminamento in Yemen (Masam) ha smantellato nella prima settimana di novembre, 1.119 mine piazzate dalle milizie in varie regioni dello Yemen. Tra cui sei mine antiuomo, 286 mine anticarro, 816 ordigni inesplosi e 11 ordigni esplosivi. Dall’inizio del progetto sono state sminate in totale 371.236 mine.

 

 

 

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