Il G20 si apre con gli appelli alla pace in Ucraina. Meloni: “La guerra ha devastato le economie”

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Per la Russia parla Lavrov e i leader occidentali non lasciano la sala. Il ministro degli Esteri di Mosca ha visto il collega cinese. Appello del premier indiano Modi per un cessate il fuoco. Il premier italiano: l’energia non sia usata come arma. Oggi l’incontro con Biden ed Erdogan

di Marta Allevato

© Genya SAVILOV / AFP
– Volodymyr Zelensky

 

AGI – Il presidente ucraino, Voldymyr Zelensky, ha presentato ai leader del “G19” – come lo ha definito lui stesso escludendo la Russia – la sua formula per la pace in 10 punti, sottolineando però che “ora non è tempo di negoziare” con Mosca con cui ha escluso possa esserci una Minsk-3.

Non permetteremo alla Russia di ricostruire le sue forze“, ha intimato Zelensky, “sono convinto che ora sia il momento in cui la guerra deve e può essere fermata“, ha detto il leader ucraino nel suo videomessaggio, a cui ha assistito senza lasciare la sala anche il capo della delegazione di Mosca, il ministro degli Esteri, Serghei Lavrov.
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© Genya SAVILOV / AFP

Volodymyr Zelensky 

Parlando in ucraino, Zelensky ha cercato di presentarsi come un leader pronto a raggiungere un accordo con la Russia, ma solo a condizioni che proteggano la sovranità ucraina. “Non ci sono e non possono esserci scuse per il ricatto nucleare”, ha detto ringraziando il “G19” per “aver reso questo punto chiaro”.

Zelensky ha accusato la Russia di aver tentato di costruire una bomba radioattiva nella centrale nucleare di Zaporizhzhia che potrebbe esplodere in qualsiasi momento. “Se la Russia sta cercando di privare l’Ucraina, l’Europa e tutti i consumatori di energia nel mondo della prevedibilità e della stabilità dei prezzi, la risposta dovrebbe essere una limitazione forzata dei prezzi sull’export russo”, è stato l’appello del presidente ucraino che ha chiesto anche la proroga a tempo indeterminato dell’accordo sui corridoi di grano dal Mar Nero, che scadrà sabato.

Parlando dopo la strategica riconquista di Kherson, la città più grande occupata dalla Russia dall’inizio della guerra, ha affermato che quando tutte le azioni belliche della Russia saranno terminate, dovrebbe essere pubblicato un documento negoziato, che stabilisca come mantenere la pace.

Secondo la proposta di Zelensky, il documento potrebbe essere firmato in una conferenza internazionale di pace, in cui Mosca sarebbe tenuta a risarcire Kiev con fondi destinazioni alla ricostruzione.

Il presidente ha, però, ribadito che la pace non è possibile fino a che la Russia non ritira tutte le truppe dal territorio ucraino. E ha elencato le condizioni ucraine: oltre appunto al ritiro e alla compensazione dei danni di guerra, Kiev chiede garanzie sulla sicurezza nucleare, alimentare ed energetica; il rilascio di tutti i prigionieri e deportati; il ripristino dell’integrità territoriale ucraina e la prevenzione di una possibile ulteriore escalation.

Fredda la reazione del Cremlino alla proposta di Zelensky – che di fatto lega la pace al ritiro dei russi, scenario già escluso da Mosca: le sue parole, ha commentato il portavoce Dmitri Peskov – sono la “conferma della riluttanza a negoziare”.

 

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  •  17:41

    Wang a Lavrov, Russia “responsabile” contro guerra nucleare

    La Cina apprezza l’atteggiamento “razionale e responsabile” della Russia per la posizione espressa da Mosca “secondo cui una una guerra nucleare non può essere combattuta”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, durante un incontro avuto con il suo omologo russo, Sergei Lavrov, a margine del vertice del G20 di Bali, in Indonesia. “Siamo, inoltre, lieti di vedere la Russia rilasciare un segnale di dialogo e accettare di riprendere l’attuazione dell’accordo sul trasporto di grano del Mar Nero”, ha aggiunto il ministro degli Esteri cinese, citato in una nota della diplomazia di Pechino. La Cina, ha ribadito Wang, “continuerà a mantenere una posizione obiettiva ed equa e a svolgere un ruolo costruttivo ella promozione della pace e dei colloqui”.

  •  17:40

    Giorgetti incontra Nebati, parlato anche di Pernigotti

    Il ministro Giancarlo Giorgetti ha incontrato oggi il ministro dell’economia turco Nureddin Nebati al termine dei lavori del G20 a Bali. “Un colloquio franco e cordiale sulle condizioni economiche dei due Paesi durante il quale Giorgetti ha ricordato al collega la situazione della Pernigotti, azienda ora di proprietà turca”, viene riferito. Nella giornata di oggi Giorgetti ha partecipato anche agli incontri bilaterali con i presidenti Biden e poi Erdogan.

     

  •  17:13

    Sanchez a Xi, pressing su Putin per fine guerra Ucraina

    Anche il primo ministro spagnolo, Pedro Sanchez si unisce al coro di voci che chiedono al presidente cinese, Xi Jinping, di fare pressioni sul presidente russo, Vladimir Putin, per porre fine alla guerra in Ucraina. La richiesta è arrivata durante il colloquio con Xi a margine del G20 di Bali, durato circa quaranta minuti. Sanchez ha chiesto a Xi di “intercedere come potenza stabilizzatrice affinché Putin metta fine alla guerra in Ucraina”, secondo una nota dell’ufficio del primo ministro citata dai media spagnoli, ed entrambi i leader hanno anche affrontato la necessità di “collaborare per trovare soluzioni alla crisi nata dalla guerra e che colpisce soprattutto il settore energetico e alimentare”. Oltre a Sanchez, anche il presidente francese, Emmanuel Macron, e il primo ministro australiano, Anthony Albanese hanno fatto oggi a Xi la stessa richiesta, già presentata al presidente cinese, nei giorni scorsi, dal cancelliere tedesco Olaf Scholz.

     

  •  16:10

    Meloni, occorre lavorare e dialogare insieme

    “Oggi e domani a Bali per partecipare al G20 e a importanti incontri bilaterali. Di fronte alle sfide del nostro tempo occorre dialogare e lavorare insieme per trovare soluzioni alle crisi globali”. Lo scrive sui social la Presidente del Consiglio Giorgia Meloni.

     

     

  •  15:47

    Lanciata un’intesa sulla transizione energetica dell’Indonesia

    AGI – Il presidente dell’Indonesia, Joko Widodo, e la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, assieme ai leader dell’International partners group (Ipg), durante il G20 a Bali hanno lanciato una Just energy transition partnership (Jetp) per ribadire l’impegno verso gli obiettivi dell’Indonesia sul clima e i relativi finanziamenti.

    Nel testo della dichiarazione, sottoscritto anche dagli Usa e dal Giappone, viene sottolineato il sostegno al Paese asiatico affinche’ porti a termine “una transizione energetica ambiziosa ed equa” e “coerente con gli obiettivi dell’accordo di Parigi” quindi che contribuisca a mantenere il limite del riscaldamento globale a 1,5 gradi.

    L’intesa include un percorso accelerato di riduzione delle emissioni del settore energetico verso l’azzeramento netto entro il 2050 e una strategia basata sull’espansione delle energie rinnovabili, l’eliminazione graduale della generazione di elettricità a carbone e ulteriori impegni per le riforme normative e l’efficienza energetica.

    “Il partenariato – ha dichiarato la presidente della Commission, Ursula von der Leyen – traccerà una tabella di marcia verso un futuro più verde e più pulito per l’Indonesia e un avvenire pieno di opportunità per il popolo indonesiano. Saranno loro a raccogliere i frutti della trasformazione della loro economia, mentre l’Indonesia diventerà un hub per le energie rinnovabili”, ha concluso.

  •  15:04

    von der Leyen: dall’Europa 300 miliardi in 5 anni di investimenti all’estero

    “Il mondo ha bisogno di una spinta positiva agli investimenti, come hai detto caro Joe (Biden). Si tratta di contribuire a costruire le infrastrutture globali di cui tutti abbiamo bisogno per una crescita sostenibile; di investire nelle energie rinnovabili, nei corridoi di trasporto, nelle connessioni digitali di cui ci si possa fidare. Da parte europea, il contributo è il cosiddetto Global Gateway. Si tratta del nostro programma di investimenti all’estero da 300 miliardi di euro per i prossimi cinque anni, unito al desiderio di sfruttare il potere e le conoscenze del settore privato”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, all’evento sul Partenariato per le infrastrutture e gli investimenti globali nell’ambito del Summit del G20 di Bali.

    “Siamo profondamente convinti che questo cambierà le carte in tavola per due motivi. Innanzitutto, Global Gateway non si limita a investire massicciamente in infrastrutture all’avanguardia, ma anche nelle capacità locali dei nostri partner. Questo è fondamentale. Vogliamo rafforzare la nostra resilienza comune”, ha evidenziato von der Leyen.

    “Il secondo punto è che il Partenariato per le infrastrutture e gli investimenti globali funziona perché è guidato dalla domanda. Assistiamo a un enorme aumento della domanda di energia rinnovabile, e questo è un buon esempio”, ha spiegato.

    “L’Europa ha deciso di diversificarsi completamente dai combustibili fossili russi e vuole passare all’energia pulita. Abbiamo bisogno di questa energia pulita, non solo prodotta in casa, ma anche importata. I nostri partner nel Sud del mondo hanno un potenziale di energia pulita e risorse in abbondanza: l’Europa potrebbe diventare il più grande mercato mondiale per le loro esportazioni di energia. Sono necessari investimenti e infrastrutture ed è qui che dobbiamo fare squadra”, ha puntualizzato.

    “Siamo profondamente convinti che questo cambierà le carte in tavola per due motivi. Innanzitutto, Global Gateway non si limita a investire massicciamente in infrastrutture all’avanguardia, ma anche nelle capacità locali dei nostri partner. Questo è fondamentale. Vogliamo rafforzare la nostra resilienza comune”, ha evidenziato von der Leyen.

    “Il secondo punto è che il Partenariato per le infrastrutture e gli investimenti globali funziona perché è guidato dalla domanda. Assistiamo a un enorme aumento della domanda di energia rinnovabile, e questo è un buon esempio”, ha spiegato.

    “L’Europa ha deciso di diversificarsi completamente dai combustibili fossili russi e vuole passare all’energia pulita. Abbiamo bisogno di questa energia pulita, non solo prodotta in casa, ma anche importata. I nostri partner nel Sud del mondo hanno un potenziale di energia pulita e risorse in abbondanza: l’Europa potrebbe diventare il più grande mercato mondiale per le loro esportazioni di energia. Sono necessari investimenti e infrastrutture ed è qui che dobbiamo fare squadra”, ha puntualizzato. 

  •  14:13

    All’Indonesia 20 miliardi di dollari per ridurre la dipendenza dal carbone

    A margine del G20, l’Indonesia ha ottenuto da Paesi ricchi e istituzioni internazionali 20 miliardi di dollari di finanziamenti per ridurre la sua dipendenza dal carbone e raggiungere nel 2050 l’obiettivo della neutralità, anticipandolo così di dieci anni.

    Il piano d’investimento, annunciato dalla Casa Bianca, è stato sottoscritto da Stati Uniti, Francia, Canada e Regno Unito e fa seguito ad un altro del valore di 98 miliardi di cui usufruirà il Sudafrica, prima potenza industriale del continente.

    I finanziamenti ottenuti dall’Indonesia, quarto Paese più popolato al mondo, saranno versati in un periodo da tre a cinque anni e ripartiti equamente tra pubblico e privato, sotto forma di aiuti, garanzie di prestito o investimenti privati.

  •  13:21

    Macron-Ergogan: collaborazione per il sistema di difesa missilistico Samp-T

    Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan e il presidente francese Emmanuel Macron hanno avuto un faccia a faccia a Bali, a margine del G20 in Indonesia. I due leader hanno discusso delle relazioni bilaterali tra i due Paesi e discusso di problemi regionali. Il dialogo non ha trascurato i rapporti economici, energetici e del settore della Difesa. Francia e Turchia, insieme all’Italia, hanno in corso una collaborazione per il sistema di difesa missilistico Samp-T.

    Emmanuel Macron ha ringraziato il collega turco Recep Tayyip Erdogan per gli sforzi messi in campo per mantenere in vita l’accordo relativo il corridoio del grano, sottolineando le ricadute positive che sull’Europa ha avuto l’intesa. A renderlo noto la presidenza turca.

    Macron-Ergogan: collaborazione per il sistema di difesa missilistico Samp-T
    © Emin Sansar / ANADOLU AGENCY / Anadolu Agency via AFP

    L’accordo stipulato con la mediazione della Turchia e delle Nazioni Unite e tenuto in vita da Ankara anche dopo che il Cremlino aveva annunciato di voler recedere. All’inizio di novembre la Russia aveva annunciato la sospensione dell’accordo, inoltre la delegazione di Mosca nel Centro di coordinamento di Istanbul ha momentaneamente smesso di partecipare alle operazioni di ispezione cui partecipano delegati ucraini, turchi e delle Nazioni Unite.

    L’accordo ha, a partire dal 22 luglio, permesso il passaggio di circa 10 tonnellate di grano attraverso il Mar Nero, altrimenti bloccato a causa del conflitto in Ucraina.

  •  13:14

    Meloni-Biden, alleanza solida. Sostegno continuo a Ucraina

    “Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto un incontro bilaterale a margine dei lavori del Vertice dei Paesi del G20 con il Presidente degli Stati Uniti Joseph R. Biden. Il colloquio si è incentrato sulla solidità dell’alleanza transatlantica e sull’eccellente cooperazione per fare fronte alle sfide globali, dalla crescita economica alla sicurezza comune”. Lo riferisce palazzo Chigi al termine del bilaterale a margine del G20.

    Meloni-Biden, alleanza solida. Sostegno continuo a Ucraina
    © Palazzo Chigi

    La presidente Giorgia Meloni a colloquio con il presidente degli Stati Uniti Biden

    “Al centro dell’attenzione il continuo sostegno all’Ucraina, la stabilità nel Mediterraneo e nell’Indo-pacifico e i rapporti con la Cina. Meloni e Biden hanno ribadito i profondi e duraturi legami tra le nostre Nazioni e il forte interesse a rafforzare ulteriormente il partenariato nei numerosi settori di interesse reciproco”, aggiunge palazzo Chigi.

    Meloni-Biden, alleanza solida. Sostegno continuo a Ucraina
    © Palazzo Chigi

    La presidente Giorgia Meloni a colloquio con il presidente degli Stati Uniti Biden

  •  13:07

    Sunak: la Russia lasci l’Ucraina “guerra barbara”

    La Russia deve lasciare l’Ucraina e porre fine a questa “guerra barbara”, “questo farebbe la grande differenza”. Lo ha affermato il premier britannico Rishi Sunak che, nel suo intervento al G20 di Bali, si è diretto direttamente a Putin. “Un solo uomo può cambiare questa situazione”, ha detto.

    Sunak: la Russia lasci l'Ucraina "guerra barbara"
    © Albero IRHAM / PISCINA / AFP

    Rishi Sunak

    “L’invasione illegale di Mosca – ha detto – ha delle implicazioni profonde per tutti noi perché ha minato i principi fondamentali della sovranità e dell’integrità territoriale” ha aggiunto il premier inglese.

  •  11:53

    Lavrov: non usare l’energia “per regolare conti politici”

    Al vertice del G20, la Russia ha chiesto la rimozione degli ostacoli discriminatori nei mercati globali dell’energia e ha proposto di avviare un dialogo onesto tra fornitori e consumatori. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov.

    “Ci siamo espressi a favore del rifiuto di politicizzare questi temi, in primo luogo, rifiutando di usare l’energia per regolare i conti politici, come è stato osservato per molti anni dall’Unione europea in relazione allo stesso gasdotto Nord Stream”, ha riferito Lavrov in conferenza stampa.

    “Ci siamo espressi affinché il G20 si occupi di questioni specifiche – la rimozione di ogni ostacolo discriminatorio e artificiale dai mercati mondiali dell’energia e abbiamo proposto, infine, di aprire un dialogo libero e onesto tra i fornitori di energia e i suoi consumatori”, ha osservato il ministro russo.

  •  11:36

    Biden: grazie a Erdogan per il corridoio del grano

    Il presidente americano, Joe Biden, ha colto l’occasione del G20 di Bali per incontrare il collega turco, Recep Tayyip Erdogan, e ringraziarlo per il corridoio del grano, accordo stipulato con la mediazione della Turchia e tenuto in vita da Ankara anche dopo che il leader russo Vladimir Putin aveva annunciato di voler recedere.

    All’inizio di novembre la Russia aveva annunciato la sospensione dell’accordo. Inoltre, la delegazione di Mosca nel Centro di coordinamento di Istanbul ha momentaneamente smesso di partecipare alle operazioni di ispezione cui partecipano delegati ucraini, turchi e delle Nazioni Unite.

    L’accordo ha, a partire dal 22 luglio, permesso il passaggio di circa 10 tonnellate di grano attraverso il Mar Nero, altrimenti bloccato a causa del conflitto in Ucraina.

  •  11:24

    Lavrov: i negoziati Usa per l’Ucraina sono solo “voci”

    “Per quanto riguarda le notizie secondo cui gli americani stanno preparando negoziati sull’Ucraina, queste voci spuntano costantemente e allo stesso tempo scompaiono, non le commentiamo più”.

    Lo ha detto il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov in una conferenza stampa dal vertice G20 di Bali, dicendo di non essere a conoscenza di un lavoro di Washington in questo senso.

    Ieri, in Turchia, si sono incontrati i capi delle intelligence di Usa e Russia, ufficialmente per parlare dei detenuti Usa a Mosca e delle minacce del Cremlino dell’uso del nucleare in Ucraina.

  •  11:18

    Meloni e Michel discutono di migranti

    Nell’incontro che si è tenuto a margine del G20 a Bali tra la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, e il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, si è discusso di “molti argomenti europei tra cui la migrazione, un tema in alto nell’agenda europea”. Lo ha dichiarato un alto funzionario europeo.

    Principalmente si è trattato di una riunione che ha dato seguito rispetto al bilaterale che i due presidenti hanno avuto a Bruxelles” lo scorso 3 novembre, ha aggiunto un altro funzionario.

  •  11:11

    Biden sosterrà vendita di 40 jet F-16 alla Turchia

    Il presidente americano, Joe Biden, ha rassicurato il collega turco Recep Tayyip Erdogan sul sostegno che la propria amministrazione garantirà alla cessione dei jet da guerra F-16 alla Turchia.

    A renderlo noto fonti americane dopo che Biden ha incontrato Erdogan a margine del G20 di Bali. Ankara per circa due anni ha atteso dagli Stati Uniti gli F-35, poi negati sull’onda delle polemiche per l’acquisto del sistema di difesa missilistico russo S-400 da parte della Turchia.

    I due governi si sono poi accordati per la vendita di 40 jet da guerra F-16 e 80 kit per modernizzare la flotta aerea turca. L’affare era stato poi complicato dalle pressioni della Grecia sul Senato americano, dove sono stati presentati due emendamenti alla vendita relativi le condizioni di utilizzo che Ankara ha definito “inaccettabili”.

    Emendamenti poi ritirati questo mese grazie anche agli sforzi del presidente Biden.

  •  11:07

    Lavrov: le condizioni di Zelensky per la pace sono “irrealistiche”

    Le condizioni avanzate dall’Ucraina per negoziare una pace con la Russia sono “irrealistiche”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, commentando la proposta del leader di Kiev, Volodymyr Zelensky, per una soluzione del conflitto, enunciata in un videmessaggio al summit del G20 a Bali.

    Lavrov: le condizioni di Zelensky per la pace sono "irrealistiche"
    © Achmad Ibrahim / PISCINA / AFP

    Serghei Lavrov 

    Lo riporta Ria Novosti citando il capo della diplomazia russa, più alto funzionario di Mosca presente a Bali.

  •  11:01

    Lavrov: l’Occidente tenta di politicizzare il comunicato finale

    “L’Occidente ha cercato di politicizzare la dichiarazione finale del vertice G20” con la formulazione di condanne nei confronti della Russia. Lo ha denunciato il ministro degli Esteri di Mosca, Serghei Lavrov, come riporta Ria Novosti. Lavrov ha anche detto che “il lavoro sul documento finale è praticamente concluso“.

    Il ministro degli Esteri russo ha riferito poi che nel loro incontro a margine del summit G20 a Bali, il segretario generale Onu, Antonio Guterres, ha riportato le promesse di Usa e Ue sull’accordo per l’export di grano dal Mar Nero: che, cioè, coloro che saranno coinvolti nel commercio con la Russia non saranno sanzionati.

    Lo riferiscono le agenzie russe. L’intesa scade sabato e Mosca ha minacciato di non prolungarla finché anche la parte che riguarda le proprie esportazioni, soprattutto di fertilizzanti, non verrà rispettata.

  •  10:38

    Meloni: l’Italia aumenterà i contributi al fondo contro l’Hiv e la malaria

    “Il COVID-19 non è l’unica malattia che dobbiamo affrontare. A causa della pandemia, negli ultimi due anni potremmo aver trascurato altre emergenze. Dobbiamo porvi rimedio. Oggi sono felice di annunciare il nostro nuovo contributo di 185 milioni di euro al Fondo Globale per sconfiggere l’HIV, la tubercolosi e la malaria. E stiamo valutando la possibilità di un ulteriore aumento del nostro contributo”. Lo ha detto la premier, Giorgia Meloni, intervenendo alla seconda sessione plenaria del G20 di Bali dedicata alla ‘Global health’.
    “Con questo nuovo contributo l’Italia avrà donato più di un miliardo e mezzo di dollari al Global Fund. Siamo tra i primi dieci donatori e continueremo a contribuire alla lotta contro queste tre piaghe”, ha aggiunto.

    Il global Fund ha risposto ringraziando il premier itaiano. “Grazie Italia per l’impegno di 185 milioni di euro per il Global Fund. Lavorando insieme, siamo pronti a sconfiggere l’HIV, la tubercolosi e la malaria e costruire sistemi più forti per la salute”, si legge in un post sui social.

  •  10:25

    Il premier australiano ha avuto un incontro “costruttivo” con Xi

    Il primo ministro australiano, Anthony Albanese, definisce “molto costruttivo” l’incontro avuto oggi con il presidente cinese, Xi Jinping, ma ammette che ci sono ancora “molti passi da compiere” per il disgelo delle relazioni tra Pechino e Canberra. Lo ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa a margine del G20 di Bali, in Indonesia, dove ha incontrato Xi nel primo summit tra un primo ministro australiano e il presidente cinese dal 2016, prima del deterioramento delle relazioni bilaterali. “Andremo meglio se ci parleremo con calma e in maniera diretta”, ha detto Albanese. “Ci sono ancora molti passi da fare. Coopereremo quando potremo, saremo in disaccordo quando dovremo e agiremo nel nostro interesse nazionale”, ha aggiunto Albanese.

  •  10:22

    Meloni vede Michel a margine dei lavori del summit

    A margine dei lavori del G20 la presidente del consiglio Giorgia Meloni ho avuto un incontro con Charles Michel, Presidente del Consiglio europeo.

  •  10:21

    La foto gruppo rimandata per disaccordi su Lavrov

    AGI – All’apertura del vertice del G20 a Bali non è stata scattata la consueta foto di gruppo dei leader: secondo l’agenzia di stampa giapponese Kyodo News, le autorità indonesiane hanno spiegato che gli americani e gli europei si sono rifiutati di farsi fotografare con il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov.

    A quanto apprende l’AGI da una fonte diplomatica, la foto per ora risulta solo “rimandata probabilmente a domani, perché non c’è accordo” sull’opportunità di farsi ritrarre accanto al capo della delegazione russa.

  •  10:20

    Erdogan incontra Macron

    Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha avuto un faccia a faccia con il collega francese Emmanuel Macron. L’incontro è avvenuto a margine del G20. A renderlo noto l’ufficio della presidenza turca.

  •  09:24

    Meloni al tavolo della presidenza con Biden, Xi e Modi

    Nella seconda sessione plenaria del G20 la premier, Giorgia Meloni, in quanto presidente di turno uscente del gruppo dei 20, è seduta al tavolo della presidenza assieme al presidente indonesiano Joko Widodo, al presidente Usa, Joe Biden, al primo ministro indiano, Nerendra Modi e al leader cinese, Xi Jinping.

  •  08:39

    Meloni: mai sacrificare la libertà dei cittadini in nome della loro salute

    “Il COVID-19 è in calo in molti paesi, tra questi l’Italia. Grazie al lavoro straordinario del personale sanitario, ai vaccini, alla prevenzione, alla responsabilizzazione dei cittadini, la vita è tornata progressivamente alla normalità”. Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo alla seconda sessione plenaria del G20 dedicata alla “Global Health”.
    “Ma la pandemia – ha continuato Meloni – ha mostrato la grande fragilità delle nostre società dinnanzi a crisi sanitarie inaspettate. Una situazione di pericolo che abbiamo il dovere di affrontare in modo strutturale, senza mai cedere alla facile tentazione di sacrificare la libertà dei nostri cittadini in nome della tutela della loro salute. Libertà e salute si tengono insieme. Perché certamente, se non si ha la salute a nulla serve la libertà. Ma di contro, cos’è la salute senza libertà?”, ha aggiunto.

 

 

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