L’informazione ai tempi di internet

Attualità & Cronaca

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L’avvento di internet ha rivoluzionato tutto il mondo della comunicazione ed ha inciso profondamente sulle relazioni umane sia a livello economico, politico, culturale, antropologico.  In tempo reale la rete consente transazioni economiche e colloqui diretti  con chi si trova dall’altra parte del mondo.  Anche il modo di fare giornalismo è profondamente cambiato, infatti le notizie online sono liquide mentre quelle sulla stampa sono solide:  vi è stato l’avvento di siti e social come fonti di notizie, è nato anche il rapporto diretto con gli utenti grazie alle dirette live. Un giornalista oggi non può fare a meno degli strumenti tecnologici, pc, smartphone, navigazione in rete.  Anche gli stessi giornalisti per le loro fonti attingono sempre di più da internet,  salvo poi a verificarne la veridicità, ma va ricordato che la stampa vuole approfondimento, senso critico, capacità di andare oltre la semplice notizia e pertanto i suoi tempi sono più lunghi  dal momento che presuppongono una lettura adeguata, lenta dell’articolo stesso. Insomma per fare un buon articolo i tempi tecnici di scrittura sono gli stessi della carta stampata.  La fruizione di un articolo stampato ed uno online è profondamente diversa:  la lettura di un articolo cartaceo permette maggiore concentrazione, è più lineare perché vi sono meno distrazioni, quella online è una lettura multitasking, non lineare poiché si salta da un contenuto all’altro in pochi secondi. Ma il giornale stampato gode di maggiore prestigio che gli deriva dalla sua storia tant’è che i giornalisti della carta stampata guadagnano di più.  I  giornali online, i blog, gli stessi social media non sono delle testate, ma una sorta di amplificatori comunque importanti perché consentono a molte persone, che diversamente non lo farebbero, di informarsi.  Le persone si informano sempre di più, su qualsiasi argomento,  ricorrendo ai mezzi digitali: blog, giornali online e social network. D’altra parte non c’è da stupirsi di tutta questa informatizzazione, i tempi sono sempre più frenetici e spesso durante le attese e le file nei vari uffici il cittadino ne approfitta per ascoltare le news del giorno con un semplice clik sul proprio cellulare. I così detti tempi morti vengono utilizzati per aggiornarsi, per seguire corsi, per ascoltare la rassegna stampa del proprio giornalista preferito, il tutto naturalmente a discapito di quella socializzazione col vicino di gomito che caratterizzava i tempi passati. Si vedono nei vari uffici i tanti cittadini in fila o seduti ad attendere il proprio turno, chini sul proprio telefonino intenti a seguire ciò che più gli aggrada, ogni uno solo, chiuso nel suo mondo virtuale; altro che dialogo e confronto con l’altro! Nell’ambito  del giornalismo la rete non ha apportato solo benefici, ma ha evidenziato delle problematiche difficili da risolvere: la gratuità dell’accesso all’informazione è il primo problema, il notevole ampliamento delle fonti, l’adeguamento delle norme giuridiche alle fake news.  Sicuramente è un mondo ancora in divenire. Come sempre, in ogni caso, il buon giornalismo ed il cattivo giornalismo dipendono esclusivamente da come vengono utilizzate le fonti, come la notizia viene comunicata e quale stile riesce a costruirsi il bravo giornalista che lo rende subito identificabile.  La bellezza del giornalismo dipende dal fatto che si costruisce, si sviluppa giorno dopo giorno con le idee, il senso critico, la capacità di analisi e sintesi, il saper descrivere e  fare quasi  vedere i fatti avvincendo il lettore. E non bisogna dimenticare mai di tenere nella dovuta considerazione quel che suggeriva Napoleone Bonaparte: “C’è da avere più paura di tre giornali ostili, che di mille baionette”.

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