La polizia sgombera un palazzo occupato e gli attivisti salgono sul tetto

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A Bologna il collettivo Cua si oppone allo sgombero dello storico edificio di via Oberdan di proprietà dell’Università. Tam tam sui social da parte dei ragazzi per chiedere rinforzi e non mancano gli scontri con le forze dell’ordine
© CUA Bologna – Facebook –

 

AGI – È iniziato poco prima delle 7 a Bologna lo sgombero da parte delle forze dell’ordine dello storico palazzo di via Oberdan, Casa Felicini Giovannini, che da fine ottobre è occupato da un collettivo universitario, il Cua.

Si tratta di un edificio cinquecentesco, di proprietà dell’Università di Bologna, in abbandono da anni. “Stanno sgomberando via Oberdan 16, accorriamo tutte!”, così il gruppo sulle proprie pagine social.
Sul posto ci sono gli agenti in tenuta antisommossa e alcune decine di ragazzi e ragazze accorsi alla spicciolata. Nel frattempo, un altro collettivo, il Cambiare Rotta, ha annunciato di aver occupato un’aula universitaria di via Filippo Re.

Alcuni occupanti dello stabile di via Oberdan a Bologna sono saliti sul tetto protestando contro lo sgombero in corso da parte della polizia che ha preso il via attorno alle 7 di questa mattina. “Noi da qui non ce ne andiamo”, così dalla sua pagina Facebook, il collettivo Cua che da ottobre ha preso possesso dello stabile in abbandono di proprietà dell’Università di Bologna.

“Via i manganelli e spazio alla politica”, aggiungono. Intanto in strada sono accorsi decine di ragazzi e ragazze che in coro urlano “vergogna”, mentre un altro manifestante aggiunge: “non si può gestire così un problema sistemico di questa città, via gli scudi e i manganelli, chiamiamo persone disponibili a trattare. Qua si tratta di chi stasera non avrà un posto dove andare a dormire”.

Secondo quanto appreso, la polizia sta trattando coi manifestanti per portare la situazione in sicurezza.

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