Bollette della luce: Arera proroga il mercato tutelato per i condomìni fino al 1 aprile 2023

ARERA rinvia di 4 mesi il passaggio al mercato libero. Intanto i consumatori chiedono al Legislatore una proroga più lunga

Noi e il Condominio

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Anche per le bollette della luce dei condomìni arriva la proroga fino al 1° aprile 2023 del mercato tutelato dell’elettricità, per i consumi di luce relativi alle parti comuni. La deroga è stata decisa dall’ARERA (l’Autorità di Regolamentazione per Energia Reti e Ambiente), dopo che, nei giorni scorsi, si erano levate le proteste di amministratori condominiali e associazioni dei consumatori.  L’autorità ha dunque deciso di prorogare al 1° aprile 2023 la data di attivazione del Servizio a tutele graduali per le micro imprese e per i clienti non domestici ad esse equiparati, come, appunto, i condomìni.

Bollette della luce: equiparazione condomìni-microimprese

Ricordiamo che per la fornitura di energia elettrica delle piccole imprese e delle microimprese con potenza impegnata superiore a 15 kW, il mercato tutelato è già terminato il 1° gennaio 2021. Per il 1° gennaio 2023 era invece previsto il passaggio delle altre microimprese con potenza impegnata inferiore a 15 kW, a cui, come detto, vengono equiparati gli enti condominiali.

Un’equiparazione molto contestata. Ne abbiamo parlato nel precedente articolo sull’argomento.

Il principale motivo di contestazione riguarda proprio l’equiparazione fatta da ARERA tra condomìni con le microimprese. Un’illegittima disparità di trattamento, secondo le associazioni di categoria, che avevano invocato l’intervento del Governo chiedendo la proroga del mercato di maggior tutela anche per le utenze condominiali, previsto per il primo gennaio 2023, garantendo anche per i condòmini il servizio a tutele graduali (STG).

Tale equiparazione, peraltro – sempre secondo i consumatori – sarebbe in contrasto con la tesi dell’Agenzia delle Entrate, che, con proprio interpello n. 142/2021, aveva applicato l’IVA agevolata al 10% sulle bollette dell’elettricità relative alle parti comuni degli edifici condominiali composti da unità esclusivamente residenziali (che prima pagavano l’Iva al 22%), ritenendo che le parti condominiali non possano essere considerate “come distinte e autonome rispetto alle proprietà dei condòmini”, ma “strumentali all’utilizzazione o al godimento delle parti individuali”.

Ad aumentare la confusione ha contribuito anche il Legislatore, che, quando ha prorogato al 10 gennaio 2024 la fine della tutela della luce per le famiglie, ha distinto solo tra “clienti domestici” e clienti “in bassa tensione o altri usi”, senza specificare se tra questi rientrassero o meno anche i condomìni.

Proroga fino ad aprile

Ora, grazie alla decisione presa dall’Arera, “nel periodo tra il 1 gennaio 2023 e il 1 aprile 2023 le microimprese e i clienti non domestici (proprio i condomini) che ancora non avranno scelto un venditore del mercato libero, saranno serviti transitoriamente ancora dal proprio esercente la maggior tutela, alle stesse condizioni attive, garantendo così la continuità della fornitura”.

Coloro che invece sono già passati al mercato libero, non potranno tornare al tutelato.

“La decisione – si legge nella nota diffusa da ARERA – si è resa necessaria per il differimento di oltre due mesi delle date di svolgimento delle procedure concorsuali che avrebbero dovuto assegnare il servizio a inizio ottobre 2022. L’Autorità aveva già differito le tempistiche per le procedure di gara a causa dell’attacco informatico subìto dal gruppo GSE alla fine di agosto“. “Con la pubblicazione, da parte di Acquirente Unico, del Regolamento di gara aggiornato con le nuove date, si rendono necessari tre mesi dalla pubblicazione dei relativi esiti per il trasferimento dei clienti ai nuovi esercenti le Tutele Graduali”.

Caro bollette

Si tratta di una decisione che, seppur non risolutiva, almeno allontana fino alla prossima primavera, il rischio di avere prezzi incontrollati, in un periodo già delicato per i consumi domestici. Non sono pochi, infatti, i condomini che già adesso hanno grossi problemi per colpa dei rincari delle bollette. E si teme che il passaggio al mercato libero possa peggiorare la situazione. Anche per questi motivi, le associazioni a difesa dei consumatori insistono per un intervento del Legislatore affinché vi sia una proroga più lunga, almeno fino al 10 gennaio 2024, come già previsto per il gas.

Giuseppe Donato Nuzzo (Fonte:Teknoring.com)

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