Il numero uno dell’agenzia per l’energia atomica delle Nazioni Unite ha già incontrato il leader russo lo scorso 11 ottobre. Intanto Washington e Mosca gelano il negoziato. La Casa Bianca: “Solo Zelensky può decidere se e quando ci può essere un accordo.
Grossi ha ricordato che sta lavorando “a una zona di protezione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia per evitare gli attacchi”. “Ci troviamo – ha spiegato – nel pieno della trattativa con gli ucraini e i russi. Per questo sono stato in Russia già una volta e penso di ritornarci presto, come in Ucraina”. L’obiettivo, aggiunge, è “arrivare a un buon risultato. Putin è disposto a lavorare con me, me lo ha detto, poi bisogna vedere“, ma “c’e’ bisogno del supporto di entrambe le parti, altrimenti non funzionera'”.
“Il pericolo è imminente perché quasi ogni giorno ci sono attacchi o interruzioni della fornitura di elettricità”, ha poi spiegato parlando della situazione a Zaporizhzhia. “La centrale, che è la più grande in Europa, comincia a funzionare con i generatori di emergenza”, ha aggiunto il diplomatico argentino, una situazione, “senza precedenti”, “del tutto inaccettabile per un impianto industriale di questa dimensione e con il materiale nucleare che vi si trova”.