Una designer ucraina ha creato a Roma una “divisa della pace”

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Il progetto di moda etica, solidale, ecosostenibile e no war di Alessia Romanova, fuggita dalla città di Kharkiv dopo l’invasione dell’esercito russo, sarà presentato a Roma

AGI – Una divisa di guerra trasformata nel suo opposto, con la bandiera e la colomba della pace sul dorso e la scritta ‘Myr’, così come ucraini e russi chiamano la pace. È la creazione modaiol-umanitaria della giovane designer ucraina Alessia Romanova che verrà presentata domani alle 11.30 a Roma, al quartiere Garbatella, nel parco di Casetta Rossa, (via Magnaghi 14).

Sostenuto dall’associazione K Alma, falegnameria ed officina sociale, con la collaborazione del laboratorio di sartoria solidale Coloriage, dove sono state eseguite le lavorazioni, il progetto di moda etica, solidale, ecosostenibile e no war della “divisa della Pace” nasce dalla creatività della designer, fuggita dalla città di Kharkiv dopo l’invasione dell’esercito russo.
designer ucraina roma presenta divisa pace contro guerrraa

Cresciuta in un istituto per orfani, Alessia frequentava il primo anno dell’accademia di design quando è stata costretta dalla guerra a lasciare gli studi e il suo paese. Ha trovato rifugio in Italia, accolta in famiglia dalla giornalista Francesca Fornario, voce satirica del programma di Rai Radio1 ‘Un giorno da Pecora’.

Insieme hanno avuto l’idea di trasformare una vecchia divisa militare nel suo contrario: ‘Volevamo dare nuova vita a un oggetto prodotto per combattere la guerra trasformandolo in un simbolo di pace, da indossare come auspicio per il popolo ucraino e per tutti i popoli coinvolti negli oltre cinquanta conflitti armati in corso nel mondo” spiega Romanova, che ha disegnato la prima bandiera della pace per gioco, su un vecchio lenzuolo.

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“Ci ho aggiunto la scritta “Myr”, pace – racconta Alessia – una delle parole che si scrive nello stesso modo in ucraino e in russo. I nostri popoli sono fratelli e vogliono vivere in pace, lavorare, studiare, crescere i figli, disegnare, ascoltare musica, non fare la guerra. Ho cucito la bandiera sul retro di una vecchia mimetica. Da li’ l’idea di realizzarne altre, per tutte le donne che vogliono manifestare la loro richiesta di pace”.

Il ricavato delle Divise della pace andra’ a sostegno di Alessia, che ora sta studiando per il diploma di maturita’ e sogna gli studi superiori di Design in Italia, e dei suoi compagni di studi rimasti in Ucraina, oltre che dell’attivita’ di inserimento lavorativo di K-Alma.

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