Le nostre dimore: lettera dell’opinionista Vincenzo Punzo

Arte, Cultura & Società

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La nostra prima dimora è un disegno di Dio che si realizza dal frutto di un rito d’amore tra un maschio e una femmina, si concretizza con la nascita e la crescita di diversi embrioni che danno vita ad una creatura;  la seconda dimora è nel pancione della donna che diventerà madre, la terza dimora si realizza al momento del parto, dalla nascita di una piccola creatura, proiettata su di un pianeta del tutto sconosciuto che merita di essere esplorato sin dai primi passi: dall’infanzia all’adolescenza.

Tutti noi siamo pellegrini e viandanti in questo mondo che ci riserva altre dimore,  quelle che ci offre il destino e quelle scelte da noi.

Ad ogni cambiamento di dimora lasciamo sempre un pezzo di cuore, infatti spesso i bagliori delle grandi metropoli  non ci rendono gioiosi, come poteva invece farlo quella piccola luce che illuminava la piazzetta del nostro paese dove i gradini della chiesa erano le sedie! Credo che non ci sia pittore o scultore in grado di poter rappresentare o raffigurare queste immagini così come sono impresse nel nostro cuore.

E dopo tanti cambiamenti di dimora … dimenticavo … vi è la dimora eterna, augurandoci che almeno là si possa trovare la stessa luce che illuminava la piazzetta del nostro paese e ritornare gioiosi come allora.

Spesso l’uomo, tra le varie dimore, sia quelle scelte, sia quelle che il destino gli ha riservato,  non sa dove stare e a tal proposito cito alcune righe tratte dal Vangelo dell’Apostolo Matteo 8-18-22: –Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il figlio dell’uomo non sa dove posare il capo-.

 

Vincenzo Punzo

 

Savona, 16 dicembre 2022

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