Buon Natale: un saluto ricorrente, ma che significa?

Arte, Cultura & Società

Di

Cari Lettori, sono tanti i modi con i quali possiamo aggiungere qualcosa a Buon Natale, il saluto augurale che tutti ci facciamo ogni anno.
Le riflessioni del Card. Angelo Comastri che il nostro editorialista Antonino Giannone ha riportato, attraverso le sue personali considerazioni che condividiamo, sono un modo qualificante che da’ quello spessore culturale che sempre cerchiamo di offrire a tutti Voi 
Buon Natale 
 Il Direttore Antonio Peragine
^^^^

EDITORIALE

di Antonino Giannone

Buongiorno Amici e Lettori,
nei giorni che precedono il Natale ci rivolgiamo a chi conosciamo, con il saluto: “Buon Natale”, il che avviene con una reciproca condivisione.
In questo saluti: Buon Natale, c’è ormai un’abitudine, una tale disinvoltura, una consuetudine diffusissima da sempre, tutti la registriamo ed io con Voi, nei sette decenni che ho già vissuto in questo affascinante Viaggio che adesso, per me, si avvia al tempo che si usa denominare “le ultime miglia” che fortunatamente non e’ dato sapere in quanti anni vengono percorse da ciascuno di noi che le ha cominciate!
Vorrei, quindi, richiamare l’attenzione sul significato del Natale con le riflessioni del Card. Angelo Comastri che riporto dalla sua intervista fatta da Nico Spuntoni (www.lanuovabq.it del 23/12)

“Natale vuol dire nascita. Evidentemente nascita di Gesù.

Perché ricordiamo questa nascita, che ha spaccato il tempo ed è diventata il centro della storia?
Il motivo è questo: con l’ingresso di Dio nella storia dell’uomo, con la nascita di Gesù attraverso la Santa Famiglia, «abbiamo la certezza che la storia sta camminando verso una vittoria sicura dei buoni, dei miti, dei misericordiosi, dei puri di cuore e degli operatori di pace. E questa vittoria già si vede nei Santi»
Francesco d’Assisi, umile e povero e mite, è un vincitore che attraversa la storia e ancora oggi attira e affascina tanti giovani.

In tempi più vicini a noi Madre Teresa di Calcutta, umile e povera e mite, ha stupito il mondo e ha lasciato dietro di sé un’eredità meravigliosa di opere di carità a favore dei poveri più poveri.
Il giornalista Indro Montanelli, quando morì Madre Teresa, esclamò: “Se ci fosse una Madre Teresa di Calcutta in ogni continente gli atei scomparirebbero dal mondo e si vergognerebbero di esistere”.
Madre Teresa di Calcutta diceva: “Io con il cuore ho preso domicilio a Betlemme! Lì si capisce cos’è che conta nella vita e cos’è che dobbiamo cercare nella vita per essere veramente felici”.
E Tommaso da Celano riferisce che San Francesco d’Assisi meditava sempre l’umiltà di Betlemme e si commuoveva fino alle lacrime pensando all’umiltà di Dio!

Dobbiamo imparare dai Santi che sono persone piene di stupore e di emozione davanti al Natale di Gesù.
Ma c’è un problema: perché nel mondo resta ancora tanta cattiveria, tanto egoismo, tanta violenza, tante ingiustizie?
Dobbiamo ricordare che i tempi di Dio sono lunghi e pazienti.
Un salmo dice così: “Signore, davanti a Te mille anni sono come un giorno solo, sono come un turno di veglia nella notte”.
Noi siamo chiamati ad anticipare la vittoria sicura dei buoni, dei miti, dei misericordiosi, dei puri di cuore e degli operatori di pace seminando bontà, asciugando lacrime, diffondendo perdono e pace attorno a noi, questo è il messaggio che viene dal Natale di Gesù”.

Pertanto, vorrei sintetizzare i miei personali Auguri per Natale, così:
Di avere luce, che illumini il buio, scaldi il cuore e che ci sostenga nella Fede in Gesù Cristo.
Di desiderare come dono la Pace in Ucraina e in altri Paesi.
Di ricevere ciò che più desideri per condividere con gli altri ciò che di buono hai per il miglioramento del Bene Comune.
Di avere uno sguardo che sappia cogliere la bellezza
Di prenderci cura del Creato= Ambiente + Persona, secondo i principi della Laudato Si’ di Papa Francesco
Il Natale è anche dono della benevolenza di Dio, che ci chiama all’umiltà, una difficile virtù etica, per ottenere la gioia finale della vita eterna che Gesù ha promesso a tutta l’Umanità.
Buon Natale a Tutti
Antonino Giannone
– Prof. Leadership and Ethics
– Presidente Comitato Scientifico Fondazione Democrazia Cristiana/Fiorentino Sullo

Antonino Giannone

One Reply to “Buon Natale: un saluto ricorrente, ma che significa?”

  1. vincenzo ha detto:

    Grazie Giannino per le belle parole che rappresentano così bene questa Festa meravigliosa del Santo Natale. Un abbraccio, Vincenzo de Vera

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube