Il ministro Tajani: ‘Italia indignata per quanto accade in Iran’

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Il ministro degli Esteri all’ambasciatore dell’Iran, ospite alla Farnesina: “il governo italiano farà il possibile per garantire il rispetto dei diritti umani”. Intanto le Ong denunciano almeno 476 vittime tra i manifestanti, più di 14mila arresti e oltre 100 a rischio di pena di morte

di Luigi Conte

© Miguel Riopa / AFP  –  Antonio Tajani

 

AGI – “Ho convocato l’ambasciatore dell’Iran. Ho chiesto con grande fermezza di non procedere più alle esecuzioni capitali, di fermare la repressione violenta e dialogare con i manifestanti. Il governo italiano farà il possibile per garantire il rispetto dei diritti umani in Iran”. Lo scrive su Twitter il Vicepresidente del Consiglio e Ministro degli Esteri Antonio Tajani.

“Ho convocato l’ambasciatore dell’Iran per manifestargli l’indignazione e la preoccupazione dell’Italia per ciò che sta accadendo in quel Paese e gli ho chiesto formalmente di trasmettere al suo governo alcune richieste dell’Italia, prima fra tutte la sospensione delle condanne a morte, quindi il blocco immediato delle esecuzioni”. Ha poi ribadito il ministro degli Esteri e vice premier, Antonio Tajani, in una conferenza stampa alla Farnesina al termine dell’incontro con l’ambasciatore iraniano designato, Mohammad Reza Sabouri.

“All’ambasciatore – ha aggiunto Tajani – ho anche chiesto la sospensione della repressione violenta delle manifestazioni e ho chiesto che le autorità politiche aprano un dialogo con i manifestanti”.

“Le esecuzioni capitali inflitte a giovani manifestanti sono un punto di non ritorno per l’Italia e per tutti noi europei – ha poi aggiunto – all’ambasciatore iraniano ho detto che non può essere una questione di ordine pubblico uccidere una bambina di 12 anni, una di 14 o un ragazzo di 17”.

“Tra l’altro – ha infine aggiunto – la condanna a morte per la partecipazione ad una manifestazione non è proporzionata. Non parliamo di pericolosi criminali o terroristi, e questo e’ ancora più grave”. “Togliersi un velo o partecipare a una manifestazione non è un reato in nessuna parte del mondo”.

Intanto le Ong denunciano almeno 476 vittime tra i manifestanti, più di 14mila arresti e oltre 100 a rischio di pena di morte.

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