Il Pm del caso Yara indagata per frode processuale e depistaggio

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Il gip di Venezia Alberto Scaramuzza contesta i reati per la conservazione di reperti dell’inchiesta che ha portato all’ergastolo il muratore di Mapello
© Gian Vittorio Frau / AGF
– Il pm Letizia Ruggeri

 

AGI – Frode processuale e depistaggio: con queste accuse il gip di Venezia Alberto Scaramuzza ha disposto l’iscrizione nel registro degli indagati per la pm di Bergamo del caso Yara Gambirasio, Letizia Ruggeri: l’iscrizione avviene a conclusione dell’udienza di opposizione all’archiviazione presentata dai legali di Massimo Bossetti del presidente della Corte d’assise di Bergamo e di una cancelliera.

La vicenda riguardava la conservazione di reperti dell’inchiesta che ha portato all’ergastolo il muratore di Mapello. Per il gip, si tratta di un approfondimento necessario per consentire un’adeguata difesa: sotto osservazione, i campioni di Dna utilizzati nel processo per la morte di Yara – 54 in totale, da cui è stato estratto il Dna di Ignoto 1 – che hanno portato alla condanna di Bossetti.

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