Oltre 65 mila fedeli hanno già reso omaggio a Ratzinger

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Il Vaticano prepara le esequie di giovedì. La salma del Papa emerito rimarrà esposta per tre giorni, poi la tumulazione nelle Grotte Vaticane. Mattarella e Meloni tra i primi a dare l’ultimo saluto. Tra le presenze internazionali confermate ai funerali il presidente polacco Duda, la Regina Sofia, madre del Re di Spagna, e il presidente del Portogallo de Sousa

di Eliana Ruggiero

AGI – Fino alle 19 circa 65 mila fedeli – tra cui il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni – hanno reso omaggio alla salma di Benedetto XVI. È quanto rende noto la Sala Stampa della Santa Sede, mentre arrivano le prime conferme sulla presenza delle autorità straniere ai funerali del Papa emerito che si celebreranno sul sagrato della Basilica di San Pietro, giovedì 5 gennaio. Alle esequie saranno presenti, a quanto si apprende, il presidente polacco Andrzej Duda, la Regina Sofia, madre del Re di Spagna e il presidente del Portogallo Marcelo Rebelo de Sousa.

Gli interrogativi sulle esequie

La celebrazione delle esequie di Benedetto XVI desta non pochi interrogativi. Nulla di ufficiale è stato ancora predisposto e vista l’unicità del ruolo che ricopriva Ratzinger (prima volta di un Papa emerito) le procedure del protocollo saranno sicuramente decise ex novo da Papa Francesco. La Costituzione apostolica Universi Dominici Gregis di Giovanni Paolo II stabilisce le norme da seguire circa la vacanza della sede apostolica e l’elezione del Romano Pontefice e alcune di queste norme furono poi modificate da Benedetto XVI con il Motu Proprio Normas Nonnulas. Ora l’ipotesi più accreditata è quella che il protocollo possa ripercorrere, mutuandolo, il rito predisposto

Dal Vaticano si precisa che i funerali saranno “solenni ma sobri” – come richiesto dallo stesso Ratzinger prima di morire – e saranno celebrati sul sagrato di piazza San Pietro da Francesco (mentre per la morte di un Papa è il decano dei cardinali a farlo, ndr). Sarà la prima volta nella storia che un Papa celebra le esequie di un Papa emerito. Molto probabilmente concelebreranno con Bergoglio sull’altare, il Segretario di Stato, il cardinale Pietro Parolin e il decano del Collegio cardinalizio, il cardinale Giovanni Battista Re.

Nulla ancora è confermato sul rito della Liturgia ma la volontà di Francesco è quella di rendere omaggio al suo predecessore con tutti gli onori dedicati a un Papa regnante. Quindi è probabile che la salma di Joseph Ratzinger varcherà la Porta della Morte, una delle cinque porte della Basilica di San Pietro che viene utilizzata per i feretri dei pontefici. Per quanto riguarda le delegazioni presenti: le ufficiali saranno quelle italiana e tedesca (non è stata ancora resa nota la composizione), le altre “a titolo personale”.

Per l’esposizione della salma all’omaggio dei fedeli, la Universi Dominici Gregis prevede che in caso di morte del Papa sono i cardinali a stabilire “il giorno, l’ora e il modo, in cui la salma del defunto Pontefice sarà portata nella Basilica Vaticana, per essere esposta all’omaggio dei fedeli” e che “predispongano tutto il necessario per le esequie del defunto Pontefice, che dovranno essere celebrate per nove giorni consecutivi”.

L’ultimo viaggio del grande teologo

Per Ratzinger, Papa emerito sì ma non più regnante dal 2013, l’omaggio dei fedeli è stato stabilito in tre giorni, dal 2 fino al 5 gennaio, data del rito funebre, previsto alle 9:30 sul sagrato di San Pietro. Dopo un rito privato le spoglie sono state traslate dal Monastero Mater Ecclesiae nella Basilica vaticana, all’Altare della Confessione. Anche per il corpo di Ratzinger (come per Giovanni Paolo II) è stata utilizzata la Tanatoprassi, pratica post mortem che permette di conservare al meglio la salma, eliminando per alcune settimane il processo di decomposizione.

Sulla vestizione nessun paramento papale: per Ratzinger paramenti liturgici rossi e la mitra (senza il pallio né croce pastorale). Tra le mani del Pontefice emerito un rosario. E al posto dei comodi sandali, che lui aveva scelto, delle scarpe nere. Al dito vi è l’anello con l’effige di San Benedetto, un dono di monsignor Gino Reali, vescovo emerito della diocesi di Porto-Santa Rufina nel Lazio.

Ovviamente Ratzinger, dalle sue dimissioni, non ha più l’Anello del Pescatore, uno delle insegne che il Papa riceve durante la messa solenne di inizio del suo pontificato e che viene poi annullato, insieme al Sigillo di piombo, dopo la sua morte. Dopo la celebrazione eucaristica dei funerali, avranno luogo l’Ultima Commendatio e la Valedictio. Il feretro del Pontefice emerito sarà portato nella Basilica di San Pietro e quindi nelle Grotte Vaticane per la tumulazione. La tomba sarà quella che fu di Giovanni Paolo II. Il luogo era stato indicato dallo stesso Ratzinger. Il sepolcro, nella cripta di San Pietro è rimasto libero dal momento della canonizzazione di Wojtyla, i cui resti sono stati trasferiti in una cappella vicino alla Pietà di Michelangelo.

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