All’attivista iraniana Gohar Eshgi il premio Valore Coraggio

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La ministra della Riforme Casellati consegna il riconoscimento della Fondazione Italia Sostenibile a Gohar Eshgi, che si batte per i diritti civili del suo Paese

di Paolo Tripaldi

Un momento della premiazione

 

AGI – “È un privilegio poter premiare un donna così come imporante che ha avuto coraggio. Il coraggio è uno dei quegli elementi che fanno la differenza. Se il corso della storia è cambiato è grazie ai coraggiosi”. Lo ha detto la ministra per le Riforme, Elisabetta Casellati che ha assegnato oggi nella sala della Protomoteca del Campidoglio il premio Valore Coraggio della Fondazione Italia Sostenibile, a Gohar Eshgi, la donna iraniana che si batte per i diritti civili del suo Paese sconvolto dalle repressioni e dalle esecuzioni. “Questa donna si è tolta il velo per dire basta alle violazioni dei diritti fondamentali – ha aggiunto la ministra Casellati – Il suo messaggio va oltre l’Iran ed è rivolto a tutte e popolazioni e alle madri che vedono i figli rischiare la verità per la libertà. Il coraggio è la bacchetta magica di chi ogni giorno si sacrifica per difendere i diritti fondamentali”.

Il premio Valore Coraggio è stato ritirato da una giovane attivista iraniana che vive a Roma e mantiene i rapporti con le militanti nel suo Paese, Parisa Nazari. Alla premiazioni One era presente anche il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. “Ho subito pensato che Gohar Edhghi è una donna cambierà l’Iran oggi penso anche che cambierà il mondo – ha detto Parisa Nazario che ha ritirato il premio a nome dell’attivista iraniana – una madre come lei che ha perso un figlio ed è riuscita a farsi sentire. Spero che la politica faccia azioni concrete. Non si può rimanere indifferentinl davanti a questo e l’Iran sarà un paese democratico e libero. Io l’ammiro non si è mai data per vinta e continua a chiedere giustizia non solo per suo figlio ma per tutte le madri e il popolo iraniano”.

Gohar Edhghi è riuscita ad inviare un videomessaggio dove è stata ripresa senza velo

“Il regime iraniano ha preso in ostaggio il popolo, vi chiedo di dichiararlo al mondo! Più volte ho mandato messaggi ad Alì Khamenei, gli ho detto: ‘Devi smetterla di uccidere i figli di questa Patria, devi avere paura della rabbia della gente. Un giorno tutta la rabbia che avete creato rovescerà il regime – dice Gohar Eshghi nel video inviato dall’Iran – Figli miei vi parlo di un regime che arresta, tortura e uccide i figli di questo paese e lo fa in nome del Corano. Non e giusto!

Sono passati 11 anni da quando hanno ucciso mio figlio, il mio Sattar e il dolore è ancora forte. Non posso sopportare di vedere altre madri che soffrono la perdita di un figlio.

Ho deciso di sfidare questo regime e loro ci hanno fatto tanto male, hanno fatto irruzione a casa mia e hanno portato via tutta la mia famiglia per un interrogatorio, non si sono fermati neppure davanti a bambini di nemmeno 10 anni.

Sono senza scrupoli, mi hanno spinta per strada facendomi cadere e poi hanno detto che raccontavo falsità. Volevo una fondazione a nome di mio figlio ma per 4 anni non mi hanno mai dato l’autorizzazione, alla fine mi sono rivolta ad uno dei miei figli sparsi nel mondo e lui è riuscito a crearla negli Stati Uniti. Ma mi è stato intimato di prendere le distanze dalla Fondazione”.

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