Ettore Pagano, l’astro nascente del violoncello

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Ettore Pagano, 19 anni, romano, ha iniziato lo studio del violoncello a nove anni.
Allievo dell’Accademia Chigiana sotto la guida di Antonio Meneses e David Geringas, ha frequentato la Pavia Cello Academy con Enrico Dindo e l’Accademia W.Stauffer di Cremona. Ha terminato il corso di Laurea triennale al Conservatorio di S.Cecilia a Roma laureandosi con il massimo dei voti, lode e menzione.
Considerato l’astro nascente del violoncello, dal 2013 ad oggi ha ottenuto il primo premio assoluto in oltre quaranta concorsi nazionali e internazionali.
In particolare, nel 2017 la New York International Artist Association gli ha elargito una borsa di studio che confluiva in un concerto premio alla prestigiosa Carnegie Hall; nel 2019 ha vinto il 1°premio al concorso Giovani musicisti promosso dalla Filarmonica della Scala; nel corso del 2020 ha conseguito il 1°premio al concorso J.Brahms di Portschach; ha vinto inoltre il A.Kull Cello Competition di Graz ed è stato il più giovane dei finalisti del concorso “Janigro” di Zagabria.
Il più recente riconoscimento internazionale che arricchisce il già cospicuo palmares di vittorie è il 1°premio al prestigioso Khachaturian Cello Competition svoltosi nel giugno 2022 a Yerevan.
E’ stato già invitato a suonare in recital su importanti ribalte internazionali a Parigi, in Germania (Berlino, Amburgo, Halle, Kiel), Austria, Stati Uniti d’America, mentre come solista si è esibito con la Croatian Radiotelevision Symphony Orchestra, la Graz Philharmonic, la lituana Klaipeda Chamber Orchestra, la Young Musicians European Orchestra, l’Armenian State Symphony Orchestra.
Sabato scorso si è esibito allo ‘Sperimentale’ di Pesaro con un programma sospeso fra lirismo, virtuosismo e leggerezza (pagine di Sergej Prokof’ev, Claude Debussy e César Franck) accompagnato al pianoforte da Monica Cattarossi, valente camerista, che abbiamo già apprezzato la scorsa stagione in duo con il violoncellista Enrico Dindo.
Titolare della cattedra di accompagnamento pianistico presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano e della cattedra di musica da camera presso il Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano, è laureata in Musicologia presso l’Università di Cremona e fra i suoi insegnanti annovera Alberto Baldrighi, Konstantin Bogino, Andrea Lucchesini e Jacques Rouvier.
Anche se lo Sperimentale non era pieno (a causa della pioggia e del fatto che usualmente i concerti di musica classica si tengono la domenica pomeriggio) il pubblico ha molto apprezzato i due interpreti che, dopo aver omaggio il compositore pesarese Gioachino Rossini con la preghiera Una lacrima– hanno incontrato il pubblico nel foyer del teatro.

Paola Cecchini

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