Il Tribunale di Torino accorda rate da 300€ al mese per 3 anni. Stralciati 350.000 € di debito

Fisco, Giustizia & Previdenza

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 Imprenditrice del tessile sovraindebitata a seguito di un grave incidente che le ha reso impossibile lavorare per un anno e mezzo torna a vivere grazie al sostegno di Legge3.it

Una storia a lieto fine a Torino. Il Tribunale ha accordato lo stralcio di centinaia di migliaia di euro di debito a una imprenditrice, assistita da Legge3.it, organizzazione fondata da Gianmario Bertollo che da anni aiuta privati ed imprenditori ad uscire dal sovraindebitamento.

La donna aveva aperto un negozio di abbigliamento nel 2008 in Puglia. Nonostante il periodo tutt’altro che facile, con lo scoppio di quella che divenne una crisi economica mondiale, gli affari procedevano bene. Purtroppo, però, nel 2013 un brutto incidente la obbliga a sottoporsi ad un delicato intervento di ricostruzione del piede tramite protesi. Un intervento delicato, che la costringe su una sedia a rotelle per un anno e mezzo, e a sedute di riabilitazione per poter recuperare l’uso dell’arto.

In questo periodo di tempo le è impossibile lavorare, e lascia il negozio in mano alle sue dipendenti, non potendo fare altrimenti. Le entrate iniziano a ridursi, mentre le spese aumentano, così come le royalties del brand di cui è franchisee. Il negozio non rende più, ma per salvare l’attività l’imprenditrice chiede dei prestiti. Inizia così ad indebitarsi sempre di più. Non riesce a versare i contributi alle dipendenti, e questo le costa un’ulteriore sanzione, non può pagare le tasse, e ciò la porta a contrarre un debito anche nei confronti dell’Ader, non può pagare l’affitto.

Nel 2019 chiude l’attività, riconsegna le chiavi dei locali, ma i proprietari esigono il pagamento degli affitti arretrati. La donna sembra essere entrata in un vortice di debiti senza via di uscita, che la fa sprofondare sempre un po’ di più. La donna, inoltre, è madre di 3 figli: il primo economicamente autonomo, il secondo disabile al 100%, e la terza studentessa universitaria. Dopo la chiusura dell’attività, la signora, che in passato era risultata vincitrice di un concorso, ha ottenuto un posto come insegnante precaria a Torino, dove si è trasferita con la famiglia. Lo stipendio, però, non è sufficiente a mantenere sé, i figli e pagare i debiti; quindi, ha deciso di affidarsi a Legge3.it.

Il Tribunale ha riconosciuto la nostra assistita come persona meritevole, cioè che non si era indebitata con dolo o per fare speculazioni, e, soprattutto, incapace di poter rendere l’importo dovuto conducendo una vita dignitosa. – Commenta Gianmario BertolloQuesto è u aspetto che vogliamo sottolineare. Lo stato ha emanato la Legge 3 nel 2012 ora inglobata nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, per permettere a chi si era sovraindebitato di ripartire pulito, liberandosi da questo fardello. Non si tratta, però, di una scappatoia per i furbetti. La signora in questione è sempre stata una onesta lavoratrice, che, però, ha dovuto fare i conti con la malattia, sua e del figlio, la crisi e una serie di circostanze assolutamente sfavorevoli. Sapere che grazie a questa sentenza lei e la sua famiglia potranno ricominciare a vivere in modo più sereno, è per noi la più grande vittoria”.

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