Per i segnali di buona volontà in un momento tanto delicato per l’Italia e il mondo, ritengo opportuno manifestarle il mio punto di vista sul ruolo socio/politico della nostra Comunità all’estero che non è estranea, tanto per chiarezza, dalla troppe, polemiche nazionali. Da noi, l’incertezza continua a fare notizia. Degli italiani all’estero ci s’interessa, a mio avviso, solo in parte. Guarda caso, soprattutto al momento del voto. Quando la politica dei numeri riaccende il diritto di “contare”. Credo che, ora, si possa fare di più e di meglio.
Che difetti l’impegno per cambiare, si percepisce già da qualche tempo. Quella che manca è la concreta possibilità d’”essere” più che “sembrare”. Insomma, la politica socio/economica nazionale ha toccato il “fondo”. Ora che l’Italia è in regressione, sarebbe opportuno focalizzarne le cause e tentare di provvedere. Questo Potere Legislativo dovrà, ora, meglio definire un suo impegno anche per la nostra Comunità “altrove”. Credo di non essere il solo ad auspicarlo. Vedremo, come si evolverà il “caso” della governabilità nella Penisola dopo il varo di un’indispensabile nuova legge Elettorale. Sul tema, Signora Primo Ministro, mi permetterò di tornare. E’ un onere che intendo mantenere. Nel rispetto anche degli italiani in Patria e nel mondo.
Giorgio Brignola