di Vincenzo Olita*
Il non vero, le false affermazioni, le bugie vengono adoperate per ricavarne vantaggi, altrimenti inesistenti, approfittando di non smentite o contestazioni, espresse dopo troppo tempo. Ma se le asserzioni vengono immediatamente smentite, anche con determinazione, oltre a non raggiungere lo scopo incidono con estrema negatività su credibilità e immagine del dichiarante.
È quel che è capitato alla signora Letizia Brichetto, detta Moratti, quando ha dichiarato, memore della loro vicinanza politica al tempo della sua sindacatura, che Giuseppe Sala avrebbe votato per Lei. L’aspirante Presidente della Regione Lombardia non ha contemplato però l’evanescenza del termine liberale di cui in tanti, troppi, si appropriano in questo Paese. Infatti il sindaco, nel frattempo divenuto liberale di sinistra, con immediatezza, ha smentito, precisando che il suo voto andrà a Pierfrancesco Majorino del PD.
Allora, ci riprova con Berlusconi: “Ringrazio Berlusconi che mi avrebbe scelta come candidata Presidente, gli elettori di Forza Italia mi voteranno” a stretto giro il Cavaliere smentisce; ma in questo caso la signora Brichetto insiste, d’altronde, a parte le urne, chi potrebbe assolutamente smentire che alcuni elettori di Forza Italia voterebbero per Lei?
Ultime battute di una sonnolenta campagna elettorale, occorre alzare il tiro:
“Cittadini moderati, liberali, riformisti, non si riconoscono e non trovano rappresentanza. Per questo io credo che molti elettori voteranno per me e penso anche che dalla Lombardia nasca un laboratorio politico di respiro nazionale per un nuovo centro”.
Ma negli ultimi trent’anni non è stata una liberale berlusconiana?
Si ma oggi è una liberale di centro così come il suo amico Sala oggi è un liberale di sinistra, d’altronde essere stata liberale berlusconiana, a parte l’inutile occupazione di svariate poltrone, ha significato tutto e il suo contrario.
Sì Signora! Qui siamo noi di Società Libera a smentirla. Un gruppo di propugnatori del Liberalismo, che Lei ha conosciuto, quanto mai lontano dai molti che si professano liberali, forse, non conoscendo neppure l’esistenza di una visione del mondo che attiene al Liberalismo. Non ci dilungheremo, Liberalismo significa anche cane da guardia del potere, per la salvaguardia dei diritti naturali, di qualsiasi potere, Signora, anche di quello che Lei intercetta da un trentennio. No, noi liberali seguaci del liberalismo, non la voteremo, Signora, coì come facemmo nel 2011.
Consiglio, naturalmente, non richiesto: “non faccia troppo affidamento sul duo Gianni e Pinotto che l’hanno accolta con tanto entusiasmo nelle loro file”. Con liberali senza identità e riformisti delle vuote riforme non si lotta per un mondo migliore ma solo per l’occupazione di tante posizioni. Del resto, dove si può andare con gli scarti della politica raccolti da Gianni e Pinotto?
*Direttore Società Libera