Schiarita sul Superbonus

Economia & Finanza

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Vertice a Palazzo Chigi tra governo, banche e imprese. Spunta l’ipotesi di sconti in fattura solo per le fasce basse. Il governo conferma l’impegno a risolvere il nodo dei 19 miliardi di crediti incagliati. Le aziende apprezzano le aperture ma chiedono di più

di Silvia Inghirami

© Francesco Fotia/ AGF – Superbonus: lavori di riqualificazione edilizia

 

AGI – Il governo è determinato a porre rimedio agli effetti negativi della cessione del credito correlata ai bonus edilizi. Le aperture emerse all’incontro a palazzo Chigi vengono apprezzate dalle imprese che comunque chiedono di più. Dopo il decreto legge approvato lo scorso 16 febbraio e la riunione di oggi, il prossimo passo è un tavolo tecnico con le associazioni di categoria sui cosiddetti ‘crediti incagliati’, cioè i crediti maturati e che il sistema bancario ha difficoltà ad assorbire, per individuate norme transitorie al fine di fornire soluzioni nel passaggio dal regime antecedente al decreto legge a quello attuale, tenendo conto della situazione delle imprese di piccole dimensioni e di quelle che operano nelle zone di ricostruzione post-sisma.

I bonus resteranno ma come detrazioni

Il governo ha ribadito che i bonus per l’edilizia resteranno ma nella forma delle detrazioni d’imposta dalla dichiarazione dei redditi. Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha spiegato che l’esecutivo cerca una soluzione per far sgonfiare la bolla che sta mettendo in situazione di grave crisi di liquidità, concentrandosi appunto sui 19 miliardi circa di crediti incagliati; per questo dovrebbe vedere con l’Abi come smaltire lo stock che si è creato dal 2021 in avanti.

Le associazioni hanno riferito che all’incontro si è ragionato sulla possibilità di consentire ancora lo sconto in fattura per alcune fasce di reddito e per gli incapienti, mentre su una eventuale disponibilità di Cdp c’è stato solo un accenno, ma non apparirebbe possibile perché richiederebbe mesi nonché l’elaborazione di strumenti complessi sotto l’aspetto finanziario.

La reazione delle imprese

Le imprese hanno nell’insieme apprezzato l’impegno sui crediti incagliati ma hanno chiesto di più: Confedilizia ha proposto di attenuare nella fase transitoria gli effetti del decreto, spostando al 30 aprile la data di inizio del divieto di utilizzo della cessione del credito e dello sconto in fattura e di scongiurare l’eliminazione totale del sistema della cessione del credito, mantenendolo ad esempio per gli interventi antisismici e per quelli di eliminazione delle barriere architettoniche. Inoltre, ha suggerito di introdurre la possibilità per il beneficiario di trasformare la detrazione fiscale in credito d’imposta nonché di utilizzare nelle annualità successive le detrazioni non godute nell’anno di riferimento”.

L’Ance ha apprezzato l’apertura sull’F24 e ha invocato rapidità di azione. Confimi ha chiesto di posticipare le date, di prorogarle, di portarle per esempio al 31 dicembre 2024. Cna ha invocato il tavolo tecnico urgente. Confartigianato ha espresso la necessità di aumentare la capacità di assorbimento dei crediti da parte del sistema creditizio, permettendo alle banche di compensare i crediti da loro acquisiti con parte dei debiti contenuti nei modelli F24 presentati ai loro sportelli dalla clientela; inoltre, di prevedere, dopo un check sull’assorbimento dei crediti da parte del sistema bancario, l’acquisto dei crediti da parte di un acquirente pubblico di ultima istanza per la parte non acquisita. Inoltre ha proposto di rinviare, con provvedimento urgente, dal 16 febbraio ad almeno fine febbraio 2023 la data entro la quale è necessario aver presentato la CILA per poter mantenere la possibilità di cessione/sconto del credito.

 

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  •  20:01

    Conte: qualcuno mente o ha fatto falso in bilancio

    “È gravissimo che sia Meloni sia Giorgetti parlino di buco nel Bilancio. E irresponsabile. Hanno presentato la Nadef, approvato la legge di Bilancio e di questo buco non c’è traccia. O stanno dicendo il falso, o hanno elaborato documenti pubblici falsi. Il falso in bilancio è un reato gravissimo”. Lo ha detto il leader M5s, Giuseppe Conte, a Quarta Repubblica in onda stasera su Rete 4.

  •  19:59

    Confartigianato: “Proposte non ancora risolutive”

    “Apprezziamo la disponibilità al confronto manifestata dal Governo sul nodo dei bonus edilizia. Riteniamo che le ipotesi prospettate siano un primo passo, ma non ancora risolutive”. Lo afferma il presidente di Confartigianato Marco Granelli auspiscando che “vengano individuate rapidamente le modalità più efficaci per affrontare la priorità dello sblocco dei crediti incagliati degli imprenditori che hanno effettuato lavori utilizzando lo sconto in fattura e la cessione del credito”.

    Secondo Granelli occorre agire su due fronti: aumentare la capacità di assorbimento dei crediti da parte del sistema creditizio, permettendo alle banche di compensare i crediti da loro acquisiti con parte dei debiti contenuti nei modelli F24 presentati ai loro sportelli dalla clientela; prevedere, dopo un check sull’assorbimento dei crediti da parte del sistema bancari, l’acquisto dei crediti da parte di un acquirente pubblico di ultima istanza per la parte non acquisita. Questo intervento è particolarmente necessario per i crediti di minore importo.
    Confartigianato chiede inoltre di rinviare, con provvedimento urgente, dal 16 febbraio ad almeno fine febbraio 2023 la data entro la quale è necessario aver presentato la CILA per poter mantenere la possibilità di cessione/sconto del credito. Mentre per gli interventi di edilizia libera va prevista una specifica modalità per dar prova dell’inizio lavori.

    Il Presidente di Confartigianato giudica positivamente la volontà del Governo di mantenere aperti dei tavoli di confronto sul futuro dei bonus edilizia, anche in vista della proposta di Direttiva Ue sull’efficientamento degli edifici in discussione a livello comunitario.
    Secondo la Confederazione, l’obiettivo della transizione green degli edifici non potra’ essere raggiunto se, insieme con un sistema delle agevolazioni sotto forma di detrazioni fiscali, non verrà mantenuta la possibilità della cessione dei crediti e dello sconto in fattura per alcune fattispecie, in particolare i soggetti con redditi bassi e privilegiando gli interventi su immobili con una classe energetica molto bassa o con ridotti requisiti sismici.

  •  19:53

    Conte: “Da Meloni falsità, è investimento e non un costo”

    “Meloni ha ripetuto ‘a pappagallo’ di questo costo sulle spalle degli italiani, con una manipolazione informativa e suggestiva per cui anche un neonato sta pagando 2 mila euro. Il dato è assolutamente falso, ma anche l’impostazione”. Lo ha detto Giuseppe Conte a Quarta Repubblica in onda stasera su Rete 4.

    “Faccio una precisazione: se era consapevole che il costo era insostenibile, perché in campagna elettorale ha detto che si impegnava a sostenere il Superbonus e gli altri bonus e, anzi, sarebbe intervenuta ancora di più? I conti sono pubblici. Questo – ha aggiunto il leader M5s – non è un costo, ma un investimento portato in detrazione”.

  •  19:42

    Ance: allo studio sconto in fattura per le fasce basse

    “Si è ragionato sulla possibilità, eventualmente, di consentire ancora lo sconto in fattura per alcune fasce di reddito e per gli incapienti”. Lo ha detto la presidente dell’Ance, Federica Brancaccio, uscendo da Palazzo Chigi dopo l’incontro con il governo. Su una eventuale disponibilità di Cdp “c’è stato solo un accenno; abbiamo chiesto oltre all’F24 una apertura da parte delle partecipate a comprare crediti pregressi”, ha spiegato.

  •  19:41

    Confedilizia: bene Giorgetti sui crediti incagliati

    “Abbiamo chiesto al Governo di risolvere anzitutto la questione dei crediti incagliati, che sta creando enormi problemi ai proprietari di casa, e su questo aspetto le indicazioni del ministro Giorgetti sono state confortanti”. Così, al termine dell’incontro a palazzo Chigi sul decreto superbonus, il presidente della Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.
    “Abbiamo poi formulato alcune proposte – prosegue Spaziani Testa – per attenuare nella fase transitoria gli effetti del decreto di giovedì scorso – spostando al 30 aprile la data di inizio del divieto di utilizzo della cessione del credito e dello sconto in fattura – nonché per scongiurare l’eliminazione totale del sistema della cessione del credito, mantenendolo ad esempio per gli interventi antisismici e per quelli di eliminazione delle barriere architettoniche. Abbiamo, infine, suggerito di introdurre la possibilità per il beneficiario di trasformare la detrazione fiscale in credito d’imposta nonche’ di utilizzare nelle annualità successive le detrazioni non godute nell’anno di riferimento”.

  •  19:38

    Confartigianato insiste sull’intervento di Cdp

    “Abbiamo caldeggiato l’intervento di Cdp perché i nostri lavori di artigiani sono di piccoli importi che sono poco appetibili al sistema bancario perché sono di scarsa remunerazione per loro. Questo, mi si dice, non è possibile in questo momento; noi continueremo a chiederlo. Questo ci dà un po’ di preoccupazione perché abbiamo difficoltà a essere appetibili al mondo bancario”. Lo ha detto Marco Granelli, presidente di Confartigianato al termine dell’incontro a Palazzo Chigi spiegando che “per noi che abbiamo piccoli importi c’è questo problema non da poco. Speriamo però che, con la costituzione di questo tavolo, si possa trovare un aiuto; è una definizione più adeguata per il nostro mondo”.

  •  19:29

    Il governo: “Rimedieremo, tavolo per i crediti incagliati”

    Al termine degli incontri svolti oggi a Palazzo Chigi, sentito il presidente Giorgia Meloni, il ministro Giancarlo Giorgetti conferma, unitamente al Sottosegretario Alfredo Mantovano, al ministro Gilberto Pichetto Fratin e agli altri esponenti di governo presenti, la ferma determinazione a porre rimedio agli effetti negativi della cessione del credito correlata ai bonus edilizi. È quanto si legge in una nota di Palazzo Chigi.

    “Partendo dal decreto legge approvato lo scorso 16 febbraio – si legge ancora – il governo ribadisce il suo impegno a trovare le soluzioni più adeguate per quelle imprese del settore edilizio che hanno agito correttamente nel rispetto delle norme. Tale situazione, che l’esecutivo Meloni – si osserva ancora – ha ereditato riguardante i cosiddetti ‘crediti incagliati’, cioè i crediti maturati e che il sistema bancario ha difficoltà ad assorbire, verrà esaminata al più presto in un tavolo tecnico al quale saranno presenti i rappresentanti delle associazioni di categoria oggi intervenuti”.

    “Nel tavolo tecnico – prosegue la nota – saranno individuate norme transitorie al fine di fornire soluzioni nel passaggio dal regime antecedente al decreto legge a quello attuale, tenendo conto della situazione delle imprese di piccole dimensioni e di quelle che operano nelle zone di ricostruzione post-sisma”. “Il governo ribadisce, come già illustrato al termine del Consiglio dei ministri, la permanenza dei bonus per l’edilizia nella forma delle consuete detrazioni d’imposta dalla dichiarazione dei redditi”, conclude la nota.

  •  19:28

    Cna: “Si apra tavolo tecnico urgente”

    “Abbiamo chiesto al governo di continuare questo tavolo che deve diventare un tavolo tecnico urgente e immediato, per dare una risposta alle pressioni che ci arrivano dalle imprese”. Lo ha detto Dario Costantini, presidente di Cna, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi.

  •  19:26

    Confimi: “Si va verso lo sblocco dei crediti”

    “C’è stata una apertura importante, hanno parlato con l’Abi e quini probabilmente andiamo verso la direzione auspicata di sbloccare i crediti per chi in questo periodo deve completare il lavoro, abbiamo chiesto però di posticipare le date, di prorogarle – di portare per esempio al 31 dicembre 2024 – perché questo stallo chiaramente ha bloccato tutti i lavori”. Lo ha detto Sergio Ventricelli, di Confimi edilizia, al termine dell’incontro a Palazzo Chigi.

    “È andata bene perché c’è stata una presa di coscienza, è stato un confronto schietto molto equilibrato, credo che i rappresentanti della politica abbiano inteso che noi non siamo contro nessuno ma semplicemente vogliamo rispetto di talune regole, perché buttare via un lavoro fatto in questi anni è sbagliato ed è ingiusto”, ha spiegato.
    “Ho chiesto con forza – ha concluso Ventricelli – con forza di essere parte di un tavolo; se c’è stata qualche criticità prima è perche’ qualcuno non ci ha convocato, adesso non si ripeta lo stesso errore”.

  •  19:17

    Il governo apre a F24 per lo sblocco dei crediti

    “Aperture e rassicurazione da parte del governo allo sblocco dei crediti pregressi anche attraverso l’utilizzo degli F24”. È quanto sottolineano le imprese al termine dell’incontro a Palazzo Chigi sul decreto che ha bloccato la cessione dei crediti fiscali dei bonus edilizi. Le imprese si sono dette “soddisfatte” della riunione ma chiedono tempi rapidi per trovare soluzioni.

  •  19:15

    Obiettivo del governo: sgonfiare bolla da 19 miliardi

    “Lo sforzo che noi facciamo oggi e nei prossimi giorni con i tavoli tecnici è come far sgonfiare questa bolla che sta mettendo in situazione di grave crisi di liquidità”. È quanto avrebbe detto il ministro dell’Economia, Giacarlo Giorgetti, secondo quanto riferiscono fonti presenti all’incontro a Palazzo Chigi tra governo e rappresentanti delle imprese e dei costruttori sul decreto che ha bloccato la cessione dei crediti fiscali dei bonus edilizi.

    “La soluzione che noi cerchiamo – avrebbe spiegato – si riferisce all’intero ammontare dei crediti, 110 miliardi. Ci concentriamo sullo stock dei crediti che in base alle rilevazioni dell’agenzia delle entrate fanno riferimento alle imprese del settore edilizio, che hanno l’esistenza ad oggi di 19 miliardi circa di crediti” incagliati.

    Giorgetti – secondo quanto viene riferito – ha detto che il governo vedrà con l’Abi come smaltire lo stock che si è creato dal 2021 in avanti. Il ministro avrebbe spiegato che il provvedimento “non nasce da una bizza” e che in futuro il governo e il parlamento se vorranno usare lo strumento della cessione del credito, dovranno sapere che dovranno rinunciare ad altri interventi o trovare un’altra copertura con una forma di tassazione.

    Con il decreto non cambia nulla per quanto riguarda gli importi di bonus, superbonus, sisma bonus, ecoincentivi, ma – avrebbe sottolineato – si torna alla detraibilità, spalmando l’onere nei 5-10 anni successivi. Giorgetti avrebbe poi detto di trovare assolutamente ragionevole che gli interventi di edilizia libera che normalmente sono anche di basso importo, legati all’attività degli artigiani, debbano avere un trattamento diverso, come anche che vanno considerati gli appalti su iniziative di edilizia sociale: ma ha precisato che sono valutazioni del ministro e bisogna vedere se il Parlamento le condividerà. Da valutare – avrebbe aggiunto – anche che la cessione del credito sia riservato solo agli incapienti perché è giusto che chi ha lo spazio fiscale porti in detrazione. Partendo da queste osservazioni – avrebbe spiegato – si può immaginare una disciplina transitoria, soprattutto sull’ edilizia libera.

  •  19:13

    Ance: soddisfatti da apertura su F24

    “Siamo soddisfatti, abbiamo trovato un confronto franco, una apertura e anche una grande consapevolezza da parte del governo che vanno sbloccati i crediti pregressi e quindi un’apertura sull’F24 che era una delle misure proposte da noi”. Lo ha detto la presidente di Ance, Federica Brancaccio, lasciando palazzo Chigi dopo l’incontro sul decreto che ha bloccato la cessione dei crediti fiscali dei bonus edilizi.

  •  17:42

    Confapi chiede “proposte costruttive per uscirne insieme”

    “Comprendiamo le ragioni del governo, sicuramente questo è un provvedimento su cui era necessario intervenire però porteremo con forza le istanze delle nostre aziende, pensate che su 15 miliardi di crediti incagliati 3 miliardi fanno riferimento alle aziende confapi. Faremo delle proposte costruttive perché dobbiamo uscire tutti assieme da questa situazione considerando che settore delle costruzioni è un settore estremamente importante per la crescita del sistema paese”. Lo ha detto Cristian Camisa, presidente Confapi, entrando a palazzo Chigi per l’incontro sul decreto che ha bloccato la cessione dei crediti fiscali dei bonus edilizi.

  •  17:32

    Cna: “Resta l’incubo per le imprese, serve un nuovo binario”

    “Per le nostre imprese l’incubo rimane, quindi entriamo in questo confronto con il governo con tante aspettative. Innanzitutto per sbloccare i cassetti di quelle imprese che non riescono più ad andare avanti e con loro i cittadini che stanno in casa ospitando dei cantieri, parleremo di quei cosiddetti bonus minori: quelli che riguardano gli infissi, quelli che riguardano gli impianti di casa e di cui poco si è parlato in questi giorni ma dove c’è grande incertezza a seguito del decreto per capire come certificare la fine dei lavori”. Lo ha detto Dario Costantini, presidente Cna, entrando a palazzo Chigi per l’incontro sul decreto che ha bloccato la cessione dei crediti fiscali dei bonus edilizi.

    “Poi ovviamente voglio riprendere le parole del premier che auspica un binario nuovo per gli incentivi fiscali e anche noi riteniamo sia determinante perché non vogliamo dimenticare quello che l’edilizia, e tutto il comparto, ha fatto per la crescita di questo paese negli ultimi anni. Speriamo bene”, ha concluso.

  •  17:25

    Confedilizia: “Attenuare la cessione dei crediti”

    “Confedilizia non pretende che si continui quel sistema che è in atto che si dimostra essere non sostenibile, però chiediamo che ci possa essere un’attenuazione del blocco totale del cessione del credito”. Lo ha detto Giorgio Spaziani Testa, presidente di Confedilizia, entrando a palazzo Chigi per l’incontro sul decreto che ha bloccato la cessione dei crediti fiscali dei bonus edilizi.
    Confedilizia chiede di mantenere il “sisma bonus e quello per l’eliminazione delle barriere architettoniche, così come”, ha detto Spaziani Testa, “chiediamo che per i proprietari si possa trasformare la detrazione in credito d’imposta quindi loro possano utilizzarla come credito cosa che non creerebbe problemi di Cessioni e di movimenti dei crediti stessi”.

  •  17:20

    Ance: “Risposte siano rapidissime, non c’è tempo”

    “Mi aspetto ascolto alle nostre proposte e risposte rapidissime, perché non c’è più tempo”. Lo ha detto la presidente di Ance, Federica Brancaccio, entrando a palazzo Chigi per l’incontro sul decreto che ha bloccato la cessione dei crediti fiscali dei bonus edilizi e ricordando che le proposte che presenterà l’associazione riguardano “lo sblocco dei crediti pregressi e una proposta sostenibile e stabile per il futuro”.

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