L’iniziativa è stata portata avanti da un gruppo di 59 membri dell’assemblea, principalmente del Correismo e del Partito socialcristiano (PSC) di destra, ma anche da alcuni legislatori della Sinistra democratica (ID) e del movimento indigeno Pachakutik
AGI – Il processo di impeachment contro il presidente dell’Ecuador Guillermo Lasso ha mosso i primi passi verso la sua eventuale rimozione dall’incarico da parte di un’Assemblea Nazionale (Parlamento) saldamente controllata dall’opposizione. L’accusa è stata ricevuta dalla Commissione legislativa amministrativa (CAL) della Camera, che deve esaminare il documento e, se non vengono sollevate obiezioni, deferirlo alla Corte costituzionale per valutarne la fondatezza.
Tuttavia, questa commissione parlamentare ha preferito richiedere una relazione legale prima di deferire il documento alla Corte Costituzionale, che può archiviare il processo se ritiene che l’accusa non sia conforme alla legge. Il processo di impeachment è stato attivato giovedì da un gruppo di 59 membri dell’assemblea, principalmente del Correismo e del Partito socialcristiano (PSC) di destra, ex alleato elettorale di Lasso, ma anche da alcuni legislatori della Sinistra democratica (ID) e del movimento indigeno Pachakutik.
Il presidente è accusato dei reati di estorsione e appropriazione indebita (malversazione) per la presunta responsabilità politica in un presunto schema di corruzione in aziende pubbliche in cui compare suo cognato, l’imprenditore Danilo Carrera, in un caso che è stato soprannominato “Encuentro” o “Gran Pradrino” (Grande Padrino).
La posizione dell’opposizione è che Lasso sarebbe stato a conoscenza del sistema e sarebbe arrivato a proteggerne i membri, come l’imprenditore Ruben Cherres, una figura vicina al partito al potere, a cui, secondo gli accusatori, il presidente avrebbe ordinato di archiviare un’indagine antidroga in cui era coinvolto.