Educazione digitale, in arrivo i Labirinti Digitali

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Negli ultimi due decenni il tempo trascorso davanti a uno schermo dai bambini sotto i 2 anni è raddoppiato, nonostante secondo le indicazioni dell’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’utilizzo di smartphone e tablet dovrebbe essere evitato in questa fascia di età per garantirne il corretto sviluppo fisico e mentale. Inoltre un bambino su due, tra i 6 e i 10 anni, possiede un cellulare e il 44% dei bambini tra i 5 e i 13 anni utilizza abitualmente la rete, secondo quanto riportato da un’indagine realizzata dal Centro per la Salute del Bambino.

QUID+, la collana educativa ideata da Barbara Franco, prima autrice italiana per bambini in età prescolare di Gribaudo – Gruppo Feltrinelli, lo scorso ottobre 2022 ha diffuso in rete un questionario sull’interazione tra i più piccoli e la tecnologia per approfondire la questione dal punto di vista dei genitori. A partire dai primi risultati raccolti dal sondaggio, è stato elaborato un report con l’aiuto di alcuni esperti di QUID+ per offrire alle famiglie indicazioni e consigli per accompagnare i figli in una crescita sicura e sana, anche nel rapporto con i dispositivi digitali.

In particolare, per rispondere alla crescente esigenza sociale di educazione digitale e fornire un valido strumento agli adulti con il quale guidare i bambini verso un approccio consapevole e critico nei confronti dei media, QUID+ ha realizzato “Labirinti Digitali”, il nuovo quaderno di attività, sostenuto dal MED, l’Associazione Italiana per la Media Education. Il volume, disponibile nelle librerie dal 24 marzo, è composto da 45 giochi e attività utili ad allenare e sviluppare le diverse competenze del piccolo per approcciarsi all’uso responsabile degli strumenti tecnologici.

Labirinti Digitali è un quaderno di attività strutturato come se fosse un divertente videogioco educativo. Suddiviso in sei livelli di difficoltà crescente e ambientato nell’antica Grecia, lo scopo con cui nasce è insegnare ai bambini a partire dai 6 anni come approcciarsi all’uso responsabile dei dispositivi tecnologici, iniziando a muovere i primi passi nel digitale. – afferma Barbara Franco, ideatrice e autrice della collana QUID+ – I genitori di oggi si sentono spesso disorientati e impreparati nell’affrontare il proprio ruolo di guida, per questo con i prodotti QUID+ desideriamo aiutarli nel loro ruolo di educatori, stimolando l’intelligenza e l’emotività dei propri bambini. I nostri piccoli sono nativi digitali, pertanto dobbiamo conoscere le opportunità e i rischi della rete e le regole e i comportamenti corretti da seguire durante la navigazione su Internet. Una buona educazione all’utilizzo del digitale consente quindi di potenziare i benefici e ridurne al minimo gli effetti negativi”.

Nella parte dedicata agli adulti sono presenti numerosi approfondimenti e suggerimenti, elaborati grazie alla consulenza di Umberto Torelli, giornalista esperto di trend tecnologici e nuove tendenze, Elena Vitti, esperta di Media Education, e Irene Favole, neuropsichiatra infantile.

Ecco qualche consiglio pratico che genitori ed educatori possono adottare e mettere in pratica nella relazione quotidiana dei bambini con la tecnologia:

1. Definire regole chiare e condivise sui tempi di utilizzo dei dispositivi e dei momenti in cui deve esserne vietato l’uso come: durante il pasto, prima di addormentarsi, in quanto influisce direttamente sul sonno, e nei momenti di gioco e interazione per mantenere il coinvolgimento emotivo nella relazione adulto-bambino;
2. Spiegare in maniera semplice e chiara ai più piccoli i motivi di queste regole e i risvolti negativi di un uso eccessivo di smartphone e tablet, riducendo i tempi di utilizzo in prima persona, in particolare sui social, per dare “il buon esempio”;
3. Limitare l’accesso diretto e non controllato ai dispositivi, ad esempio eliminandoli dalla sua cameretta e monitorando che il piccolo stia effettivamente seguendo le regole condivise, senza però invaderne troppo gli spazi, in modo da fargli avvertire che abbiamo fiducia in lui;
4. Aiutare il figlio o la figlia a definire una routine che lo aiuti nel percorso di crescita a sviluppare la capacità, l’autonomia e la responsabilità nell’autoregolazione dell’uso di tali dispositivi;
5. Proporre e favorire attività ricreative come lettura, hobby artistici, musicali e sportivi, educandolo a uno stile di vita salutare per il corretto sviluppo fisico e mentale.

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