Museo e Biblioteca di Ornitologia di APICE: intervista al dott: Antonio Porcelli

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Intervista a cura del Co-direttore Daniela Piesco 

In Campania,in provincia di Benevento esiste un museo che è unico  nel suo genere ed è IL MUSEO ORNITOLOGICO DI APICE VECCHIO.

Situato IN PIAZZA MUNICIPIO N.1 DEL CENTRO STORICO DI APICE, è stato inaugurato nel 2010.

Nasce da una raccolta dell’avifauna italiana dell’ornitologo sannita, Antonio Porcelli. Considerevole il suo curriculum: perito agrario ed agrotecnico, si è poi laureato in Scienze Naturali presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. Socio di tutte le associazioni ornitologiche italiane, partecipa al congresso biennale di ornitologia. È anche operatore faunistico ed esperto in museologia scientifica presso la società dei Naturisti di Napoli.

È componente del comitato tecnico faunistico provinciale di Benevento ed ha pubblicato molti articoli a carattere ornitologico e faunistico su Il Mattino di Napoli e sul Sannio di Benevento.

È pertanto lui stesso che con grande passione e competenza ha ideato e costituito questo interessante museo che contiene oltre cinquecento esemplari impagliati, ed annessa biblioteca ornitologica con oltre duemila testi scientifici di ornitologia e zoologia italiana ed europea.

La collezione degli uccelli impagliati nasce dall’amore per l’avifauna nel dottore ornitologo Antonio Porcelli e presenta in maniera pressoché completa l’avifauna italiana.

Gli esemplari sono stati raccolti sul territorio provinciale, regionale, nazionale e comunitario. Gli esemplari sono stati impagliati da tassidermisti provenienti da tutta la Penisola Italiana.

Il Museo ha la funzione di conservare il materiale scientifico in dotazione e di divulgare la cultura scientifica, naturalistica e l’educazione ambientale.

L’ intervista

Che cosa studiano gli ornitologi?

Gli ornitologi studiano l’avifauna allo stato naturale.

Che cosa fa un ornitologo?

L’ornitologo è colui che si occupa in modo approfondito e scientifico dello studio della specie avifaunistiche siano esse migratorie, stazionarie o erratiche.

Quanto vedono gli uccelli?

L’avifauna ha una vista acuta: le aquile reali che sono al vertice della catena alimentare dell’avifauna Europea riescono ad individuare la preda sottostante a notevoli kilometri di distanza.

Come fanno gli uccelli a parlare?

L’avifauna emette dei suoni o ( dei canti ) attraverso l’organo fonatore, la faringe per attrarre la compagna durante il periodo riproduttivo.

Come si studiano gli uccelli?

L’avifauna viene studiata attraverso l’apposizione ad una delle sue zampe di un anello metallico al fine di studiare le rotte migratorie delle singole specie.

Cosa ti affascina del mondo alato?

Del mondo alata mi affascia il volo che dei cinque regni animali è l’unico che possiede la facoltà del volo poiché possiede le ossa pneumatizzate ossia cave che gli forniscono il volo.

Quanto pensi sia importante la comunicazione per la protezione della natura?

La comunicazione è importantissima perché permette ad una specie di comunicare con i suoi conspecifici.

Rachel Carson sosteneva che «Più riusciamo a concentrare la nostra attenzione sulle meraviglie e le realtà della vita che ci circonda, meno gusto avremo per la sua distruzione».Qual’ è la tua opinione in merito?

La Carson è stata una grande scienziata e il suo testo che ha sbancato si chiama appunto “ Primavera silenziosa” .

Raccontaci una storia affascinante, una curiosità sulla riproduzione degli uccelli.

La storia che vi posso raccontare sull’avifauna Europea è il parassitismo del Cuculo che parassitizza i nidi dei silvidi ( Occhiocotto, Capinera) poiché è privo di istinto di allevamento della prole.

Gli uomini hanno sempre creduto nella loro superiorità intellettuale, ma gli uccelli possono certamente sorprenderci. Quali sono gli uccelli più intelligenti del pianeta?

Tra l’avifauna Europea la specie con maggior facoltà intellettive sono i grandi migratori che da un capo all’altro del pianeta si spostano all’arrivo di ogni primavera.

Quali sono i tuoi uccelli preferiti? E quale animale non hai ancora visto dal vivo e speri di vedere presto?

L’Avifauna che più mi affascina sono i galliformi alpini che vivono appunto nell’arco alpino ossia sulle alpi Italiane ( Gallo Cedrone, Gallo Forcello e Coturnice ). Quelli che ancora non ho visto dal vivo sono i rapaci notturni tra questi il Gufo delle nevi.

Qual è l’esperienza che in questi anni ti ha dato più soddisfazione?

Con l’ausilio di due cani da ferma ho svolto nella mia regione ossia in Campania il monitoraggio dei Caradriformi ( Beccaccia, Beccaccino e Frullino ).

Il museo e la biblioteca di Apice sono  due realtà fondamentale per la regione Campania ..

E’ la prima struttura della nostra regione guidata da un ornitologo professionista che possiede una notevole formazione in materia.

 

Per ogni altra informazione consultare il sito :

https://www.museoornitologicodiapice.it/

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