Migranti, la maggioranza cambia (e approva) la norma sulla protezione speciale

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Riscritto l’emendamento del dl Cutro a rischio di incostituzionalità, l’opposizione attacca

 

© Salvatore Cavalli / AGF
– Migranti

AGI – L’ultima modifica agli emendamenti al dl migranti è arrivata per evitare che vengano violati i trattati internazionali: la maggioranza ha deciso di sopprimere un comma dell’emendamento concordato nei giorni scorsi sulla protezione speciale che avrebbe avuto effetto sulla legislazione internazionale riguardo la tutela dei diritti umani. Lo stop è arrivato perché l’emendamento non avrebbe passato il vaglio costituzionale. Poi in serata è arrivato il via libera del Senato all’emendamento sulla protezione speciale della maggioranza.

Nei giorni scorsi ci sono stati contatti tra il Colle e palazzo Chigi per far notare che l’eliminazione del rispetto dei trattati internazionali sarebbe stato un nodo insormontabile. In ogni caso l’accordo tra le forze che sostengono l’esecutivo resta dopo un lungo confronto che ha riguardato le proposte della Lega che ha puntato fino all’ultimo ad inserire di fatto le misure dei decreti Salvini. La schiarita è arrivata dopo diverse riunioni di maggioranza ma la partita sugli emendamenti potrebbe lasciare degli strascichi tra le forze che sostengono l’esecutivo.

Fratelli d’Italia, riferisce una fonte, non esclude di poter utilizzare lo stesso metodo sul dl che riguarda il ponte sullo Stretto e che è approdato alla Camera. Tensioni si registrano anche sulle dichiarazioni rilasciate ieri da Lollobrigida che aveva parlato di “sostituzione etnica”. “Si è fatta una grande confusione sulle mie dichiarazioni”, ha sottolineato il ministro dell’Agricoltura, “io non conosco nemmeno i testi dei complottisti”. “Il ministro Lollobrigida ha pronunciato parole veramente brutte, ha sbagliato la forma e spesso la forma è sostanza”, ha affermato il vicepresidente del Senato Gian Centinaio. “A me non risulta che ci sia alcuna divisione all’interno del governo. Non ho visto alcuna presa di distanza del segretario Salvini ne’ di alcun altro esponente di rilievo di queste forze politiche”, ha rimarcato l’esponente di Fratelli d’Italia.

Ma le fibrillazioni riguardano anche il decreto siccità. Dopo l’approvazione in Cdm del provvedimento non è ancora arrivato il nome del commissario. “Il problema siccità – osserva un esponente del partito di via di Bellerio – riguarda principalmente i ministeri di Agricoltura e Sviluppo economico, dovrebbero indicare loro la figura adatta…”. Si dovrebbe arrivare alla nomina di un tecnico ma al momento non c’e’ ancora un’intesa. Si attende inoltre che l’esecutivo metta sul tavolo maggiori finanziamenti anche se l’obiettivo degli ‘ex lumbard’ sarebbe quello di coinvolgere finanziatori privati nella realizzazione delle opere.

Domani il Consiglio dei ministri dovrebbe sciogliere anche i nodi sul ddl concorrenza, il cui esame era slittato per il tema dei fondi a disposizione e per la misura sui migranti. Mentre si attende per domani la sentenza della Corte di giustizia europea riguardo la concessione dei balneari. La Lega e Forza Italia insistono sulla necessità di procedere alla mappatura delle spiagge e di prevedere la proroga delle concessioni, mentre il governo punta all’interlocuzione con l’Unione europea.

Sul tavolo del governo anche il dossier giustizia (oggi il ministro Nordio ha visto il presidente del Consiglio Meloni per fare il punto anche sul provvedimento sull’abuso di ufficio) e quello legato ai decreti lavoro, con la revisione del reddito di cittadinanza. Fonti parlamentari riferiscono di un’accelerazione sul provvedimento. Il dossier potrebbe essere sul tavolo del Cdm ma è più probabile che il via libera arrivi nella prossima riunione.

 

 

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