Il Tex Mex sorpassa pizza e spaghetti negli Usa

Economia & Finanza

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Secondo uno studio la superiorità della cucina italiana sarebbe a rischio a favore di piatti più esotici e piccanti. Questa tendenza sarebbe confermata valutando le nuove tendenze sul mercato. Ma secondo Gambero Rosso non ci sarebbe da preoccuparsi

© Agf – Una pizza in un forno a legna

AGI – La superiorità della cucina italiana negli Stati Uniti è a rischio? A chiederselo, meglio a sostenerlo, è un report di Datassential, azienda di consulenza che si occupa di intercettare i trend nel settore food&beverage, segnala il Gambero Rosso.

La ricerca ha infatti evidenziato il sorpasso della cucina tex mex su quella italiana nei consumi negli Stati Uniti. L’azienda, però, sta anche consigliando i propri clienti, che le si rivolgono per strutturare i menu dei propri ristoranti, “di sostituire i comfort food tipici italiani come la pizza e la pasta con piatti latini, come i tacos”.

Racconta il sito del mensile gourmet che Datassential, azienda fondata nel 2001 che si occupa di trend nel mondo dell’enogastronomia, ora attraverso l’utilizzo di software di ricerca e di un’intelligenza artificiale, intercetta le nuove tendenze sul mercato e guida così piccoli e grandi marchi – nomi come Barilla, Pepsi, Burger King e Starbucks – e anche i ristoranti nella pianificazione della loro strategia.

Bene, “per stabilire quali sono i trend, uno dei metodi dell’azienda è quello di far valutare ai consumatori nuove proposte sulla base della descrizione, della foto e del prezzo”. Alla fine, l’analisi di oltre 4.500 nuove proposte nei menu dei ristoranti nel 2022 “ha messo in evidenza una crescente spinta verso piatti più esotici e piccanti, con un particolare focus sugli ingredienti e le preparazioni latinoamericane”.

Tra i dieci piatti di maggior tendenza e tra i più preferiti all’interno dei menu dei ristoranti, ci sono la birria (uno stufato tipico messicano), la chicken taco salad e le preparazioni che contengono il Tajin, un condimento a base di peperoncini in polvere, lime e sale marino.

Il punto è che la grande crescita demografica della fascia latina della popolazione americana “sta avendo un impatto notevole nel comparto del food&beverage”, ma secondo il Gambero, “per le sorti della cucina e dei ristoranti italiani” non c’è da preoccuparsi più di tanto, anche perché come sostenuto dal portale ItalianFoodNet “i consumatori possono apprezzare diverse cucine allo stesso tempo e mangiarne diversi tipi in una settimana, e, nonostante il cambio di abitudini, il 70% della Gen Z ancora afferma di avere un parere positivo sul cibo italiano”.

L’anno scorso, a creare scalpore, era stata un’altra ricerca secondo cui il 47% dei Baby Boomer “aveva scelto la cucina italiana come preferita e solo il 22% quella latina o messicana, mentre la Gen Z aveva indicato per il 45% quella Tex Mex e solo per il 26% quella italiana”. Il palato e i gusti, come è noto, sono volubili…

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